- “Tre ruote danneggiate con altrettanti colpi di pugnale, 2 macchine coinvolte e un danno di circa 650 euro.
Il tutto in pochi giorni, dal 30 dicembre scorso al 5 gennaio. Il tutto subito dopo la pubblicazione della lettera sulla Vetralla Servizi”, a dichiararlo è Guerrino Valeriani, autore di un’importante missiva in cui ha descritto la sua condizione lavorativa all’interno della Società di servizi vetrallese, che nei giorni scorsi ha sporto denuncia contro ignoti su quanto avvenuto ai danni di due autoveicoli di sua proprietà.
Le ruote sono state bucate in tre distinti giorni, il 30 dicembre, il 2 e il 5 gennaio, e in altrettanti posti: una in località Campetta (zona artigianale), una a Tre Croci (nei pressi del bosco) e l’ultima a Vetralla (vicino al Duomo). Le macchine coinvolte sono invece due; una Mitsubishi Pajero e una Ford Ka. Tutte forate con un colpo di pugnale inferto ai lati delle gomme.
“Da quando abito a Vetralla – prosegue Valeriani – non sono mai stato vittima di atti vandalici di questo tipo. Ma da quando è uscita la mia lettera su tutti i quotidiani, ecco che mi sono ritrovato la prima ruota a terra. All’inizio ho pensato che fosse stato qualche cretino di turno a farlo, ma visto che la cosa si è ripetuta anche nei giorni successivi ho deciso di sporgere denuncia per cautelarmi e per lanciare un messaggio: chiunque pensi di intimorirmi – laddove ci sia questa intenzione – si sbaglia di grosso”.
Solidarietà e sostegno a Guerrino Valeriani sono stati espressi dalla delegazione vetrallese di Codici (Centro per i diritti del cittadino).
“Le ragioni del gesto non sono ancora chiare – dichiarano da Codici – ma qualora ci sia l’intenzione di intimorire Guerrino per i contenuti della sua lettera, questo sarebbe gravissimo e inaudito. Speriamo che non sia così. Chiediamo però che sia fatta luce sui fatti il prima possibile e a tutte le forze politiche e sociali, così come a ogni singolo cittadino, di esprimere la loro solidarietà e il loro appoggio a Valeriani per isolare fin da subito eventuali gesti che non hanno nulla a che fare con il diritto e la democrazia”.
