:::::    
Logo TusciaWeb
Archivi | Mailing | Contatti | Primo | Provincia | Civitavecchia | Lazio | Sport | Flash | Forum |Dossier | TusciawebTV | Velina | Nonsololibri
     
   
Viterbo - Vetralla - Bilancio di un anno di attività
Croce rossa, un impegno a 360 gradi
Viterbo - 13 gennaio 2009 - ore 17,00

- Angeli custodi che vegliano sulla nostra vita, pronti ad intervenire per salvarla oppure per rassicurarci quando questa ci sfugge di mano e non sappiamo più cosa fare. Professionali, preparati, formati nelle emergenze, volontari. Sono le donne e gli uomini del gruppo di Vetralla della Croce Rossa Italiana (CRI).

Con sede nel quartiere della Selvarella (via Lamarmora), solo nel 2008 hanno realizzato quasi 1.500 interventi. Il 70% sul territorio vetrallese: circa 15 mila abitanti e 113Kmq di superficie. Il restante 30 su un’area molto vasta che tocca a nord i confini del comune di Viterbo e a sud quelli di Bracciano: 1023 sono stati di trasporto infermi e 429 di primo intervento, il 118 per intenderci, di cui i Volontari del Soccorso di Vetralla sono parte integrante. Per non parlare poi dei chilometri percorsi. Ben 67.507, tutti realizzati lo scorso anno, attraversando la Penisola in lungo e in largo. Non solo Vetralla, Bassano Romano, Vejano, San Giovanni e Monterosi, ma anche Reggio Calabria, Locri, Milano e la Spezia. Dove vengono chiamati, vanno senza batter ciglio. E dal primo gennaio, tra trasporti e 118, le uscite sono state finora 39.

All’inizio erano solo in 30. Oggi i volontari sono centodieci, la metà donne. Cinque extracomunitari – uno di loro rifugiato politico – provenienti da Marocco, Romania, Congo e Nigeria. Molti i giovani, come Giulio Carpacci e Cristiana Carnevale appena maggiorenni, e un’età media di 45 anni. Tra i più anziani, si fa per dire, Enzo Sanetti e Umberto Capuzzi, poco più che sessantenni.

Disciplina d’acciaio e un solo interesse: l’amore per il prossimo e la sua salvezza in caso di pericolo. Senza mostrare la minima fatica o paura. Avvalendosi di due ambulanze, entrambe dotate di defibrillatore, e di una Ford Escort Turbo Diesel. “I nostri principi – ci ha detto Angelo Pietretti, Commissario dei VDS vetrallesi – sono umanità, imparzialità, neutralità, indipendenza, volontariato, unità e universalità. Il tutto senza percepire alcun compenso monetario”.

Togliendo, anzi, tempo “alle nostre famiglie per darlo a chi ne ha più bisogno”, come ha aggiunto Stefania Marini, una delle affabili volontarie vetrallesi. Un servizio che a Vetralla esiste dal 2006 ed è già arrivato a realizzare cinque corsi di formazione. E il VI partirà a breve, appena raggiunti i 30 iscritti. “Siamo tra i gruppi più importanti d’Italia – ha sottolineato il Commissario – attivo 24 ore su 24 e con una media di 4 interventi e oltre 184 Km percorsi al giorno”. Ma l’attività della CRI non si esaurisce con infermi e 118.

Si va infatti dalle prestazioni socio-sanitarie ai servizi socio-assistenziali, dalla raccolta viveri alle manifestazioni sportive, dal trasporto detenuti al servizio alcolisti. Fino alla partecipazione con una squadra di 4 persone ai lavori per contrastare l’eventuale esondazione del Tevere, con tanto di preallarme (pronti a partire in appena due ore) per affrontare l’emergenza dei fiumi Fiora e Marta. Senza dimenticare poi le 230 calze regalate ai bambini e alle bambine che hanno partecipato al Presepe Vivente di Vetralla la sera della Befana oppure i doni distribuiti lo stesso giorno all’interno del reparto pediatria dell’ospedale Belcolle di Viterbo.

Così come, sempre al servizio dei più piccoli, i pasti che quotidianamente vengono portati presso l’asilo nido de la Botte, paese poco distante dal Lago di Vico. E l’ambulanza che rischia di essere portata via da Vetralla perché i locali dove si trovava prima sono stati dichiarati inagibili a causa di infiltrazioni d’acqua? “No questa resterà sul nostro territorio – rassicura Pietretti – anche se per ora, grazie a Don Luigi, ci siamo appoggiati alla Parrocchia di San Francesco.

Il nostro comune ha diritto ad avere l’emergenza sanitaria. Spostarla sarebbe un errore soprattutto se pensiamo che il nostro è un territorio molto grande e che la Città dove abbiamo sede è proprio a ridosso della Cassia, snodo fondamentale tra Roma e Viterbo”.

“Non è facile diventare volontari del soccorso – ci ha poi raccontato Claudio Fiorani, trent’anni, appena uscito dal V Corso di formazione, ma con già 7 interventi alle spalle, l’ultimo dei quali domenica scorsa – è necessario sapersi organizzare e avere ben chiaro che prima di tutto vengono gli altri; prima ancora del proprio tempo libero, prima ancora di se stessi. E l’aggiornamento è continuo e tutti dobbiamo essere pronti per ogni evenienza.

Ma è un’esperienza fondamentale che per ora sto vivendo come visore per capire se sono portato o meno per questo tipo di servizio”; un’esperienza che a Nicola Panese, 29 anni e a un passo dalla Laurea in Scienze Infermieristiche, ha insegnato “il rapporto umano e la capacità, al di là del soccorso vero e proprio, di parlare con le persone, rassicurarle, tranquillizzarle”.

Insomma, un impegno a 360 gradi.

Un’attività che, oltre a salvare vite umane, guarda già al prossimo evento: il carnevale, con un pomeriggio in maschera interamente dedicato ai più giovani in collaborazione con i servizi sociali dell’amministrazione locale. Il segreto per essere così efficienti? A dircelo è sempre il Commissario: “un gruppo solidale che fa della collaborazione il proprio valore aggiunto. Un gruppo – e come dargli torto – di cui non si può essere altro che fieri”.

Copyright 2008 TusciaWeb - Chi siamo - pi: 01829050564