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Il consigliere del Pd, Quintarelli, chiede un dibattito in consiglio
"La qualità della vita a Viterbo peggiora, Marini che fa?"
Viterbo - 14 gennaio 2009 - ore 12,00

- “A Viterbo peggiora la qualità della vita, ma il Comune cosa fa per migliorarla?”.

A chiederlo è Mario Quintarelli, consigliere comunale del Pd, che sull’argomento interroga la giunta Marini, chiedendo un’inversione di rotta rispetto a quanto fatto finora.

“Negli articoli apparsi sulla stampa nazionale specializzata, relativi alle classifiche della qualità della vita nelle città italiane e della vivibilità nelle stesse, emerge – dice il consigliere - un dato chiaro: Viterbo continua a scendere perdendo molte posizioni rispetto agli anni precedenti. E allora, dove è il sindaco che in campagna elettorale si era impegnato per la propria città? Cosa sta facendo l’Amministrazione comunale per favorire il tenore di vita dei cittadini, aumentare il tasso di occupazione e le infrastrutture, difendere l’ambiente e migliorare tutte quelle altre voci che ci vedono sprofondare nella classifica generale?”.

“Chiedo – propone Quintarelli - un dibattito, preventivamente in commissione consiliare, sui programmi che il Comune ha in merito, sugli obiettivi che intende raggiungere con particolare riferimento a tutti gli impegni assunti in campagna elettorale, che mi sembra siano puntualmente disattesi. In tal modo, potremo stilare una graduatoria delle priorità e degli obiettivi, condividendo delle scelte nel superiore interesse della città”.

“E’ infatti sotto gli occhi di tutti – prosegue - lo stato di abbandono delle nostre strade e dei nostri quartieri: la sporcizia impera ovunque, quotidianamente non mancano lamentele da parte dei cittadini alle quali nessuno dà risposta, il caos nel traffico regna sovrano, così come nella organizzazione degli uffici, dove la mancanza di una unità può bloccare uno sportello anagrafico di una città capoluogo di provincia. Si tocca in maniera palpabile una situazione di malcontento e di lamentela da parte dei cittadini e degli addetti ai lavori”.

“Sembra – conclude - che il giocattolo si sia rotto e nulla funzioni nonostante nove assessori ed un numero imprecisato di consiglieri delegati. Signori, dobbiamo dire basta e prendere coscienza che forse fino ad oggi avete sbagliato tutto. E’ necessario invertire la rotta e, con un bagno di umiltà, chiedere la collaborazione di tutti per riportare la nave comunale sulla rotta giusta”.

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