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Viterbo - La storia di un carabiniere assistito dall’equipe di Chirurgia della mano a Belcolle
Aveva perso un dito, ora è tornato a lavorare
Viterbo - 14 gennaio 2009 - ore 15,00

- Dal dolore e dalla preoccupazione alla prospettiva di una vita normale. E’ la storia di un militare dell’Arma dei carabinieri, il cui nome per ragioni di privacy non verrà svelato, che sul finire del 2008 si era rivolto ai professionisti di Belcolle, a seguito di un incidente mentre era in servizio.

Nel corso della sua degenza in ospedale, l’uomo è stato assistito dall’equipe dell’Unità operativa di Chirurgia della mano, diretta da Antonio Castagnaro. Durante l’infortunio, infatti, aveva subito una lesione da strappo di quasi tutta la prima falange del secondo dito della mano destra. Una menomazione grave, soprattutto per un militare abituato a impugnare le armi, per ragioni di sicurezza e di difesa personale.

“Per lui – spiega Antonio Castagnaro – il fatto di riacquistare una funzionalità ottimale dell’intera mano era una condizione indispensabile per poter tornare a svolgere pienamente la sua attività. Quando è arrivato presso la nostra Unità, il carabiniere era molto preoccupato riguardo al proprio futuro, anche perché non era possibile effettuare il reimpianto della falange strappata. Su richiesta del paziente, allora, abbiamo deciso di ricorrere alla tecnica della microchirurgia ricostruttiva prendendo un pezzo di pelle con le arterie e il nervo per ricreare la parte rovinata”.

È stato, poi, necessario un secondo intervento di chirurgia plastica ricostruttiva in cui è stato rimodellato anche il polpastrello.

“Al termine di questa serie di operazioni chirurgiche – aggiunge Castagnaro - il dito coinvolto nell’incidente è tornato ad avere una lunghezza e una funzionalità auspicabili. E questo è un grande risultato se si considera le condizioni cliniche del paziente al suo arrivo a Belcolle”.

Ora, dopo un necessario periodo di riabilitazione, l’uomo è tornato in servizio, senza nessun tipo di esonero relativo ad attività specifiche.

“Desidero ringraziare – commenta il carabiniere – il dottor Castagnaro insieme a tutti i medici e agli infermieri che lavorano sotto la sua direzione. Un grazie speciale, però, lo voglio dedicare alla dottoressa Deleo. Dal momento in cui ho subito l’incidente fino alle mie dimissioni, sono stato assistito, consigliato e incoraggiato da ognuno di loro in maniera impeccabile. Oggi posso tornare alla mia vita di sempre, al mio lavoro che tanto amo. Non l’avrei mai creduto”.

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