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Viterbo - Comune - Proposta del consigliere Pdl Mauro Rotelli
Una via intitolata a Jan Palach
Viterbo - 15 gennaio 2009 - ore 10,00

Riceviamo e pubblichiamo
Mauro Rotelli
- Intendo lanciare la proposta di intitolare a Viterbo una via o una piazza alla figura di Jan Palach, studente di filosofia, sacrificatosi nel corso del 1969 per protestare contro l’ingerenza bellica dell’Unione Sovietica.

A 40 anni dalla morte di Palach (19 gennaio 2009), l’intitolazione sarebbe il modo migliore per ricordare e testimoniare il martirio di Palach.

Jan Palach (11 agosto 1948 – 19 gennaio 1969).

Studente di filosofia, assistette con simpatia alla stagione riformista del suo paese, chiamata Primavera di Praga. Nel giro di pochi mesi, però, questo sogno di libertà fu crudelmente represso dalle truppe militari dell’Unione Sovietica e di altri paesi che aderivano al Patto di Varsavia.

Per protestare contro quella grave ed illiberale ingerenza bellica, decise di cospargersi il corpo di benzina in piazza San Venceslao a Praga, appiccando il fuoco con un accendino (16 gennaio 1969). Morirà tre giorni dopo. Ai funerali parteciparono 600 mila persone provenienti da tutto il Paese.

Privato della libertà, decise di liberarsi della vita, come gesto di estremo amore per la sua terra ed il suo popolo, ma non volle privare il mondo della lettura dei suoi “appunti” che tenne in uno zaino molto lontano dalle fiamme.

Tra le dichiarazioni trovate nei suoi “appunti” spicca questa:

“Poiché i nostri popoli sono sull’orlo della disperazione e della rassegnazione, abbiamo deciso di esprimere la nostra protesta e di scuotere la coscienza del popolo. Il nostro gruppo è costituito da volontari, pronti a bruciarsi per la nostra causa.

Poiché ho avuto l’onore di estrarre il numero 1, è mio diritto scrivere la prima lettera ed essere la prima torcia umana… Se le nostre richieste non saranno esaudite… una nuova torcia s’infiammerà”.

Almeno altri 7 studenti seguirono il suo esempio e si tolsero la vita, nel silenzio degli organi d’informazione, controllati dalle forze d’invasione. Tante le vie e le piazze, nel mondo intero, intitolate con il suo nome. La nostra città, dopo 40 anni dall’eroico gesto, deve saper ricordare e testimoniare. Una via o una piazza con il suo nome.

Formalizzerò tale richiesta al sindaco, al presidente del consiglio comunale durante la riunione del prossimo consiglio comunale.

Mauro Rotelli consigliere comunale Pdl

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