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Viterbo - Protestano per la mancata stabilizzazione e minacciano azioni legali
Asilo nido comunale, scioperano le educatrici
Viterbo - 15 gennaio 2009 - ore 10,20

L'assessore Sabatini
- Lavoratrici dell'asilo nido comunale sul piede di guerra.

Attendono da tempo una stabilizzazione che non arriva. Sono in ventinove e si sentono vittime di un'ingiustizia da parte del Comune.

La loro stabilizzazione non è ancora arrivata perchè ci sono pareri discordanti sul raggiungimento dei trentasei mesi necessari per poter procedere all'assunzione.

Per le lavoratrici i termini ci sono, ma non per l'amministrazione comunale. In particolare questo è il parere del dirigente Rossetti.

Per questo le lavoratrici in una lettera indirizzata al sindaco Marini, all'assessore Sabatini e al dirigente Rossetti, annunciano che sarà sciopero a fine mese, se nel frattempo non interverranno novità rilevanti.

Sciopero e non solo.

Le precarie sono pronte a passare alle vie legali, chiedendo un risarcimento e mettendo tutto in mano agli avvocati.


Il testo della lettera

Il personale a tempo determinato degli Asili Nido Comunali sciopera per manifestare e rendere pubblica l’ingiustizia che sta subendo da parte di un’Amministrazione Comunale.

La nostra storia all’interno del Nido inizia tanti anni fa, dapprima alle dipendenze di una cooperativa e poi, in seguito ad un concorso pubblico indetto nel 2005, alle dirette dipendenze del Comune di Viterbo con contratti a tempo determinato.

In tutti questi anni abbiamo lavorato con serietà e consapevolezza del nostro delicato ruolo, trasformando il Nido da luogo assistenziale in ambiente educativo, riconosciuto e stimato anche al di fuori delle mura cittadine e di cui l’Amministrazione si è sempre vantata sfruttando la nostra professionalità per fini di propaganda politica.

Tutti questi anni al servizio del Comune di Viterbo ci hanno permesso il raggiungimento degli anni necessari per la stabilizzazione, anni che l’Amministrazione non vuole riconoscerci avvallando la tesi del dirigente Rossetti che continua a sostenere che noi non abbiamo maturato i 36 mesi necessari per raggiungere tale obiettivo.

Continuiamo a ripetere a Rossetti che tutte noi abbiamo maturato più di questi anni in quanto anche il periodo alle dipendenze della Cooperativa deve considerarsi giuridicamente utile ai fini della stabilizzazione, in quanto lo abbiamo reso sotto il diretto controllo dell’Amministrazione e sappiamo che la stessa Finanziaria prevede di procedere alla stabilizzazione anche per le tipologie contrattuali di lavoro flessibile diverse da quelle espressamente previste dalla legge.

Naturalmente non consideriamo Rossetti così impavido da portare avanti questa battaglia contro di noi da solo c’è chi, da dietro, gli lega le mani e gli tappa la bocca, ma una serie di domande riguardo la nostra storia ci sorgono spontanee: come mai per il concorso del 2005 lo stesso dirigente ci ha riconosciuto 6 mesi lavorati presso la cooperativa necessari per accedere a tale concorso e invece adesso è così restio a farlo per la stabilizzazione?

Come mai per altre persone la stabilizzazione è avvenuta con procedure semplici e poco pubblicizzate all’esterno, non chiedendo parere ai sindacati e alla Funzione Pubblica come invece sta avvenendo per noi che, benché abbiamo tutti i diritti, ogni motivo è buono per metterci i “bastoni fra le ruote”?

Come mai ha ultimamente permesso la stabilizzazione di personale che ha lavorato con organi politici pur sapendo che la Finanziaria lo vieta?

E infine: come mai Rossetti solo con noi è così scrupoloso?”.

Caro Rossetti il suo comportamento sta mettendo i cittadini viterbesi nelle condizioni di tirar fuori un bel po’ di soldi, quelli che il nostro avvocato chiederà per noi come risarcimento danni.

La stessa amministrazione si era presa ufficialmente l’impegno di stabilizzarci attraverso una delibera del 08/08/2008 che prevedeva per noi un contratto che andava dal 01/09/2008 al 31/08/2009, impegno che improvvisamente non ha più mantenuto senza dare le dovute spiegazioni e motivazioni.

Durante il Consiglio Comunale del 28/11/2008 quasi tutti i consiglieri, di qualsiasi tendenza politica, si sono schierati con noi riconoscendo i nostri diritti e le nostre ragioni.

Ricordiamo che anche tutti i genitori si stanno organizzando in forti iniziative che avranno una forte risonanza all’esterno e, se necessario, adotteranno tutti gli strumenti giuridici a nostro favore.

Con questo sciopero vogliamo che il nostro caso sia conosciuto da tutta l’opinione pubblica, che l’Amministrazione mantenga le promesse fatte nella delibera di agosto procedendo alla proroga del contratto con successiva stabilizzazione.

Contro di noi si sta adottando un vero e proprio “atteggiamento morboso”, che nasconde motivazioni profonde, a noi oscure ma sicuramente poco nobili.

Ci dispiace per il disagio che creiamo con questo sciopero ai genitori e ai bambini ma chiediamo di capirci e di sostenerci in questa battaglia che facciamo anche per loro, affinché a settembre l’anno educativo riparta con una situazione più serena per tutti.

Il personale precario degli Asili Nido Comunali

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