Riceviamo e pubblichiamo - Egregio direttore,
E' stato un parto difficile e lungo ma alla fine la commissione per la scelta dei bozzetti per la nuova Macchina di Santa Rosa è stata varata da palazzo deiPriori.
Certo, le vecchie strade sono sempre più sicure, rassicuranti e forniscono sempre le stesse risposte, belle e vecchie di decenni.
Quando si intraprendono percorsi non ancora battuti, si possono incontrare difficoltà insormontabili, si incorre spesso in ritardi nella tabella di marcia e in scelte difficili. Ci voglio qualità umane per queste scelte, ci vogliono le spalle larghe per sopportare le facili critiche.
Credo, comunque, che la festa di Santa Rosa sia molto più di una macchina o
della fiera successiva.
E' l'orgoglio della città e dei Facchini, è la partecipazione di tutti ad un evento unico.
Questi credo siano i valori che legano i viterbesi a Santa Rosa ed al trasporto del "Campanile che cammina". E' la fatica dei facchini che consolida il legame tra la Santa e la città a prescindere dal modello macchina.
La procedura e gli iter scelti dal Comune di Viterbo per la nuova Macchina di Santa Rosa è stata una procedura nuova, diversa è stata un'occasione per progettisti più o meno conosciuti di presentare le proprie idee come raramente in passato era avvenuto.
Un successo in termini di partecipanti e di qualità dei bozzetti presentati.
Una dimostrazione di un cambiamento di atteggiamento, un progetto politico concreto ed ampio che guarda al futuro e non rivolto ai soliti nomi noti (e cognomi se si includono anche i frequenti fenomeni di nepotismo).
Personalmente ringrazio tutta la giunta per quella che è stata una novità, una ventata d'aria fresca in un palazzo oramai vecchio.
Auguro agli assessori soprattutto ai più giovani di continuare ad essere garanti di quelle novità di cui la città ha tanto bisogno scrollandosi di dosso tutte le critiche superficiali che sempre le novità portano con se e se il 3 settembre vedrò sfilare nuovamente per le vie di Viterbo Ali di Luce, state pur certi che sarò in prima fila a dimostrare come tanti l'affetto alla città.
Alberto Gambellini
Ci consenta solo una battuta. Ma parlare di strade in riferimento a questa giunta è come parlare di corda in casa dell'impiccato.
Ernie Souchak
