Riceviamo e pubblichiamo - Gentile direttore,
Avendo letto la lettera inviatale da Alessandro Capobianchi, senza spirito polemico, intendo precisare a lei e ai suoi lettori, alcune circostanze della sua situazione familiare, della quale l’amministrazione comunale si è fatta carico fin dal dicembre 2007.
A seguito di sfratto per morosità, è stato assegnato alla Santovito, moglie di Capobianchi, l’unico alloggio Ater disponibile a Faleria con un provvedimento d’urgenza al di fuori della graduatoria.
L’appartamento si trovava in non buone condizioni di manutenzione, ma nella medesima situazione di altri 17 alloggi nei quali con semplicità, ma assoluta dignità, vivono da anni famiglie di faleriani.
La Santovito ha ritenuto l’appartamento non idoneo ad essere immediatamente abitato ed il Comune di Faleria, da dicembre 2007 a tutt’oggi, ha provveduto a garantire alla famiglia una diversa sistemazione alloggiativa.
Poiché a detta dello stesso Capobianchi in pochi giorni l’alloggio sarebbe stato occupato, la famiglia è stata alloggiata per i primi tempi in albergo, e poi con il protrarsi della situazione si è provveduto ad erogare contributi mensili, per il pagamento del canone, dell’abitazione temporaneamente locata.
Durante l’estate l’Ater ha effettuato i lavori che ha ritenuto utili e necessari, comunicando in data 9 dicembre la fine degli stessi e conseguentemente si è provveduto ad invitare la Signora Santovito ad occupare l’immobile.
Non corrisponde assolutamente al vero che gli Uffici Comunali neghino la residenza alla famiglia Santovito-Capobianchi nell’alloggio assegnato, in quanto ad oggi non è stata avanzata all’anagrafe, alcuna richiesta di cambio di residenza né da parte della Signora Santovito (assegnataria dell’alloggio) né del marito Capobianchi Alessandro.
Il Comune di Faleria intende continuare ad assistere la famiglia, così come non ha alcuna intenzione di revocare l’assegnazione dell’alloggio Ater, ma è certo che non può in alcun modo continuare ad erogare contributi per assistenza abitativa ed al tempo stesso lasciare vuoto un alloggio Ater libero e ristrutturato. Ciò non sarebbe giusto nei confronti di tutte quelle famiglie che vivono in situazioni di disagio e soprattutto nei confronti di coloro che essendo da anni in graduatoria per l’assegnazione di un alloggio Ater sono stati scavalcati dalla famiglia Santovito-Capobianchi.
Pierluigi Bianchi
Sindaco di Faleria
