Giancarlo Torricelli

Riceviamo e pubblichiamo - Ha ragione Giancarlo Torricelli a definire “esperimento anomalo” quello di“Liberazione”, quotidiano finanziato dal Prc, ossia dalle decine di migliaia di militanti che sacrificano tempo e denaro per sostenere un giornale, che possa dare loro voce, in un contesto nel quale l’informazione è pesantemente condizionata dai mezzi direttamente o indirettamente gestiti da Berlusconi, o da settori confindustriali legati al Partito Democratico.

E’ stata un’anomalia infatti un giornale che, lungi dal rappresentare l’espressione democratica, pluralista e collettiva del partito, che lo finanzia e che ha liberamente scelto nell’ultimo congresso di rilanciare il progetto della Rifondazione Comunista, abbia sistematicamente lavorato per affossare quel progetto e distruggere un partito che è stato apertamente e costantemente descritto come un ostacolo alla formazione di una nuova aggregazione politica.

Non è in discussione la libertà di perseguire l’obietttivo della costituzione di una nuova formazione della sinistra, per la quale Torricelli ed altri compagni/e si sono prodigati/e negli ultimi mesi, ma la pretesa di farlo con le finanze del partito che si vuole “superare”.

Si abbia perciò l’onestà politica ed il coraggio di rivendicare quello che si persegue concretamente, senza pretesti e strumentalizzazioni; senza pretendere, con una buona dose di arroganza, che chi intende continuare la ricerca e l’esperienza della Rifondazione Comunista debba continuare a destinare enormi risorse, fondamentali per la vita stessa del partito, al finanziamento di un quotidiano che, con la direzione di Piero Sansonetti, non ha fatto altro che perseguire un altro progetto politico: quello della distruzione di Rifondazione Comunista.

Ciò che produce davvero amarezza è che vi sia un’incomprensibile contraddizione tra l’esigenza sacrosanta di unire la sinistra e la pratica concreta che punta a dividere Rifondazione Comunista.

Loredana Fraleone
Direzione Nazionale Prc