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Il segretario della Cgil Miranda Perinelli palude al'iniziativa di Viterbo con amore
Morti bianche, le istituzioni siano coerenti
Viterbo - 16 gennaio 2009 - ore 19,00

Riceviamo e pubblichiamo - L’iniziativa “sulle morti bianche” voluta dalla associazione Viterbo con Amore e Tuscia Film Fest è sicuramente, utile, opportuna, ed individua una sensibilità verso il mondo del lavoro che viene spesso dimenticato.

Per questo la Cgil, non solo aderisce, ma darà la propria disponibilità per la migliore riuscita di questa iniziativa.

Ed è anche utile poiché accende i riflettori e l’attenzione su questo argomento e quindi da a tutti noi l’opportunità di dire alcune cose che vanno oltre, le giuste e doverose, condoglianze, e cordoglio ai superstiti di chi muore per lavoro, lo sdegno, e la presa di coscienza di una morte ingiusta, veramente ingiusta, che esprime ogn’uno di noi in quei momenti tragici.

L’infortunio per definizione è un evento accidentale violento, con le varie situazioni di maggiore o minore gravità fino ad arrivare a quella irreparabile.
La domanda quindi è se questi fatti possono essere ridotti o meglio ancora eliminati.

Risulta che tutte le forze politiche, Istituzioni ai vari livelli sia locali, Comuni e Regioni, che di Governo centrale, organizzazioni datoriali, enti, parti sociali, Associazioni di categoria, insomma tutti, intenzionati ad affrontare ognuno nel proprio ruolo questo triste e negativo evento.

Ma ciò che voglio dire è semplicemente che nei fatti ciò non corrisponde.

Dico subito che, per quanto ci riguarda come sindacato, forse ciò che facciamo e che abbiamo fatto non è abbastanza, non siamo riusciti a far comprendere fino in fondo ai lavoratori l’importanza della sicurezza, e l’attenzione che sempre si dovrebbe avere sulle condizioni lavorative, aggiungendo però che abbiamo due grandi nemici da combattere e spesso l’affrontiamo inermi, la precarietà, la disoccupazione, il grande bisogno di avere di che vivere per se e le proprie famiglie, dicendo con questo la posizione di persone ricattabili.

Per questo chiediamo ai politici, alle istituzioni, di intervenire in maniera seria , determinata e coerente con ciò che affermano.

Partendo dalla nostra provincia, dove i numeri rispetto alle morti sul lavoro, per nostra fortuna non sono alti e l’incidenza maggiore di questi come a livello nazionale, è nel settore agricolo e dell’edilizia, si registra un numero consistente invece sugli infortuni pari a 1795 nel 2008, e pur se in lieve miglioramento rispetto al 2007 c’è una necessità di affrontare seriamente tre grandi questioni: prevenzione compresa la formazione , controllo e sanzioni.

Ma come affrontarle se non si finanziano i settori preposti, ad esempio nella Asl della nostra provincia mancano 21 operatori del settore era stato previsto un organico tra le diverse figure professionali di 63 unità già dal 1996, ben dodici anni fa, attualmente sono 42, i finanziamenti del tutto insufficienti nel 2008 a carattere di straordinarietà sono pari a 110.000 euro destinate alle risorse umane.

Non va nel senso giusto da questo versante neanche l’Atto Aziendale approvato dalla conferenza dei sindaci che non prevede un piano, una programmazione per miglioramenti che possano andare in tal senso, ma si limita a fotografare l’esistente.

Nonostante ciò il numero dei controlli fatti nei luoghi di lavoro è alto, sono stati effettuati sia dagli ispettori della ASL che dalla DPL il 100% di quelli stabiliti precedentemente nei vari settori lavorativi, ed in base alle possibilità oggettive.

Dal versante invece delle intenzione del governo, sono davvero misteriose, ma non troppo.

Il Testo Unico sulla Sicurezza del Lavoro il decreto 81/ 08 che doveva entrare in vigore già da sei mesi, non solo non viene applicato ma prorogato già diverse volte perché sono state fatte richieste di modifica da parte delle associazioni datoriali , modifiche che ad oggi non ci è data la possibilità di conoscerle tutte perché su questo non si mai aperto un confronto.

Proprio ieri ad un incontro con il Governo, al quale il ministro Sacconi non era presente, non è stato firmato “l’avviso comune” (proposta del governo) poiché incompleto e non esaustivo.

Sappiamo però che alcune delle modifiche richieste dalle parti datoriali ed evidenziata nell’avviso comune è la ‘visita preassuntiva’ cioè una visita fatta dal medico di fiducia dell’azienda, tra l’altro anticostituzionale, altra modifica la eliminazione della norma del testo unico che riguarda nel caso di appalti delle aziende sia pubbliche che private “ la responsabilità solidale” oppure abolizione della indicazione dei costi sulla sicurezza, ma la assurdità vera è che non si è aperto un confronto sulle modifiche che il governo intende apportare.

E’ chiaro che per quanto ci riguarda che se queste modifiche saranno accolte dal Governo, la Cgil non firmerà.

Ancora un volta abbiamo richiesto e sottolineato l’urgenza dell’attuazione del decreto 81/08 senza ulteriori ritardi per dare sicurezza ai lavoratori e alle lavoratrici.

Ecco perché, la Cgil ribadisce che la politica e i relativi referenti che decidono nelle varie istituzioni, debbono essere coerenti ed onesti intellettualmente, quando esprimono parole di cordoglio, sdegno, e condoglianze, debbono essere conseguenti.

E’ necessario passare dalle parole ai fatti.

Miranda Perinelli
Segretario generale Cgil Viterbo

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