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Viterbo - Interviene il circolo Reale
L'antenna di Bagnaia va bene così
Viterbo - 16 gennaio 2009 - ore 7,00

Riceviamo e pubblichiamo
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- Esiste un acronimo americano, Nimby, che dice: “not in my back yard” ovvero: “non nel mio cortile”.

Non poteva essere più rispondente a quanto sta succedendo, ancora una volta, nella nostra città e in questo caso a Bagnaia.

Parliamo dell’antenna nata al campo sportivo della nostra battagliera e ridente frazione dove un comitato, che potremmo chiamare Nimby, si sta attivando, richiedendo tra l’altro firme a ignari cittadini, prospettando tristi presagi di chissà quali misteriosi danni, per contrastare questo apparato tecnologico di cui illustri scienziati dicono male e, nello stesso tempo, altrettanti dicono bene.

Ebbene tale antenna, di basso impatto ambientale (ben più pericolose sono le linee della media e alta tensione dell’elettricità) situata a ridosso di un campo sportivo frequentato per qualche ora a settimana dai nostri giovani sportivi, ragionevolmente lontana dal menzionato asilo nido, è fastidiosissima alla vista di qualche nostro concittadino che, con un passato saltellante in politica, sta cercando di creare un polverone in un mare calmo e piatto: Nimby per l’appunto.

Tutti noi possediamo uno o più cellulari, guai se ci troviamo in qualche zona senza campo!, che ormai fanno parte della vita quotidiana, come l’energia elettrica prodotta e trasportata da tecnologie non esenti da problematiche ambientali, dobbiamo quindi accettare il cosiddetto progresso a cui non siamo più capaci di rinunciare.

La istallazione di questi apparati in luoghi pubblici, che non sono quindi frequentati assiduamente, sono preferibili ad altri siti meno facilmente controllabili ed inoltre il corrispettivo economico conseguente sarà a beneficio della collettività anziché di un singolo, come forse avrebbe preferito qualcuno.

Inoltre la disposizione emanata dall’assessore all’ Urbanistica che gli introiti derivanti dalla locazione ricadranno nella frazione dove è collocato l’impianto, è una dimostrazione dell’attenzione che l’amministrazione centrale dedica questa volta ai propri cittadini residenti al di fuori delle mura urbane e che hanno avuto un passato e una storia importante.

Il coordinatore provinciale circolo Reale della Tuscia
Aldo Quadrani

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