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Viterbo - Faleria - Capobianchi replica al sindaco Bianchi"L'inandempienza comunale è certa"
Viterbo - 17 gennaio 2009 - ore 15,30

Due immagini della casa consegnata a Capobianchi
Riceviamo e pubblichiamo - Gentile direttore,
ho letto sulla stampa una nota del direttore dell'Ater Gigli, e una del sindaco Bianchi, in merito alla situazione dell'alloggio popolare di Faleria.

Tengo a precisare a tal proposito che il consigliere Fortuna ha scritto, né più né meno, quello che gli ho spiegato e quello che gli ho mostrato attraverso documenti, foto e soprattutto diversi sopralluoghi che lui ha effettuato di persona nelle varie fasi dei lavori.

Entrambi siamo certi che il problema vero non sia quello di relazione con Ater.

Senza gas e senza acqua calda (omettiamo altri dettagli) non si possono ospitare tre bambini di cui due disabili al 100%, però va precisato che la colpa non è certo dell'Ater per questa situazione folle, nella quale ci troviamo oramai da un anno.

Per correttezza è giusto che precisi anche ai lettori, che l'Ater non era tenuto a fare alcun lavoro, poiché da accordo intercorso con il Comune, l'ente case popolari non aveva nessun onere, ma i lavori per l'abitabilità erano totalmente a carico dell'amministrazione Bianchi.

Quindi i lavori, più o meno apprezzabili da parte dell'appaltatore Ater, sono stati in ogni caso apprezzatissimi, soprattutto perchè non dovuti, ma volti a sopperire alle mancanze del Comune e soprattutto alla risoluzione del nostro personale dramma.

E' bene che si sappia che il Comune di Faleria, finora, anziché fare quanto dovuto e pattuito, ha preferito impiegare soldi pubblici a gogò in modo più che discutibile: per esempio versando mille euro al mese ad un padrone di casa per l'alloggio provvisorio della mia famiglia.

Credo che mille euro al mese, per circa 40mq a Faleria (non a piazza di Spagna), siano una enormità. Più la emergenza abitativa della mia famiglia perdurava, più il Comune spendeva.

Spero che in tutto ciò il padrone di casa, almeno lui, possa dirsi soddifatto...

Perchè però buttare i soldi e cronicizzare la nostra emergenza abitativa?

Anziché semplicemente fare i lavori, spendendo meno, evitando altre spese ad Ater e soprattutto risolvendo la questione, come da impegni presi (con Ater stesso).

Ha ragione Gigli a chiedere che il Comune, almeno nella fase finale faccia la sua parte.

Da parte mia quest'anno, massacrandomi e soprattutto indebitandomi, ho speso 14mila euro (con fatture che posso esibire) su un alloggio non di mia proprietà.

L'inadempienza comunale è certa, la disponibilità non obbligata di Ater, alla quale sono grato, lo è altrettanto.

Era giusto da parte nostra chiarire pubblicamente la posizione con Ater.

Altrettanto non è accettabile leggere sulla stampa le bugie del sindaco Bianchi, che ledono anche l'immagine mia e di Ater, nel senso che se l'appartamento era in condizioni di abitabilità sarei folle io a non esserci andato a vivere e altrettanto Ater che ci ha fatto dei lavori dentro.

Alessandro Capobianchi

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