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Viterbo - Infrastrutture
Ferrovie, l'Aics fa il punto della situazione
Viterbo - 18 gennaio 2009 - ore 5,30

Riceviamo e pubblichiamo - Il gruppo di studio per lo sviluppo sociale ed economico della Tuscia, del comitato provinciale AICS con il presente documento intende contribuire al dibattito in corso rispetto la soluzione dei problemi infrastrutturali viari e ferroviari, alla luce del costruendo aeroporto di Viterbo.

Il comitato provinciale AICS ha sostenuto più volte le iniziative dei comitati pendolari rivendicando fra l'altro linee ferroviarie, treni più efficienti, cercando di far comprendere l'importanza dei collegamenti ferroviari, non solo longitudinali, ma soprattutto trasversali che si ritengono creatori di sviluppo in loco e non esclusivamente del pendolarismo verso la grande capitale.

L'importanza di creare sviluppo nel territorio attraverso il suo riassetto e quindi di infrastrutture trasversali, purtroppo non è stata ancora pienamente compresa dalle istituzioni.

Solo per la trasversale viaria Civitavecchia Viterbo, c'è stato impegno da parte di tutte le forze politiche e quindi delle istituzioni quali Provincia e Regione. Stesso impegno è mancato e ancora manca e non si capisce bene il motivo, per la riapertura della linea ferroviaria Civitavecchia Capranica Orte.

Anche rispetto le infrastrutture a servizio dell'aeroporto a ben vedere ci si accorge della mancanza di una programmazione seria degli interventi e di una visione complessiva del territorio non solo viterbese ma laziale, italiano ed europeo. Molte proposte tendono esclusivamente a spendere denaro pubblico in infrastrutture che poco serviranno all'aeroporto e al suo traffico, se non forse a dare plus valore ai terreni adiacenti, con il probabile favorimento della speculazione edilizia, come ad esempio quella per la ex linea ferroviaria Roma Nord.

Sinceramente ci auguriamo che non sia questo il motivo, altrimenti dovremmo concludere dicendo: che nulla di nuovo c'è sotto il sole.

Ma ecco in dettaglio le ipotesi avanzate:

1- Linea ferroviaria Roma-Civitacastellana-Viterbo (ex Roma Nord ).
La Regione Lazio intende spendere 700 milioni di euro per il riammodernamento della linea ferroviaria.

Riteniamo valida l'ipotesi del riammodernamento di questa linea, perché è assurdo che ancora persistano in essa passaggi a livello incustoditi, ma il riammodernamento va fatto a servizio dei centri che attraversa e soprattutto raccordando la linea con la linea FS a Fabrica di Roma e a Viterbo Porta Fiorentina.
La Regione Lazio diversamente propone addirittura un tracciato nuovo, lontano dai centri abitati e dice che questo sarà a vantaggio dell'aeroporto, cosa impossibile, se non con cifre iperboliche.

La spesa di 700 milione di euro è un'enormità per la collettività e non favorirà sicuramente il passaggio dei viaggiatori dall'aeroporto di Viterbo a Roma Staz.Piazzale Flaminio.

2- Linea ferroviaria Roma Capranica Viterbo.
Molti si battono per il raddoppio dell'intera tratta. Sosteniamo anche noi la stessa battaglia da sempre convinti della necessità di una linea veloce tra la capitale e il capoluogo di provincia. Sarà realmente possibile? Tutto è possibile, ma i costi saranno anche per questa ipotesi, enormi.

Anche perché il collo di bottiglia che si verifica da Cesano a Roma non permetterà mai, se non con il quadruplicamento della tratta Cesano Roma Ostiense, il congiungimento veloce. Impegnarsi perché si faccia finalmente il raddoppio ci trova d'accordo, ma anche questa ipotesi va detto chiaramente non è di facile soluzione e soprattutto richiede tempi lunghi ed enorme spesa.

3- Linea ferroviaria Viterbo Attigliano Orte Roma.
Ci sono sostenitori convinti che questa sia la soluzione migliore, attraverso il riammodernamento della tratta Viterbo PF Attigliano. Da parte nostra auspichiamo che anche per questa tratta si possano ottenere finanziamenti.

Altra cosa però è dire che questo risolve il problema dei viaggiatori da Roma per l'aeroporto e viceversa. Tale ipotesi infatti, non tiene conto dell'innesto con la linea dell'alta Velocità ritenendolo un ostacolo superabile. Questa è sicuramente una sottovalutazione della volontà dei privati, padroni delle ferrovie, che dovrebbero favorire la scelta dei viterbesi ai guadagni certi dell'alta velocità..

4- Linea ferroviaria Aeroporto di Viterbo-Tuscania-Tarquinia.
Tale proposta prevede la realizzazione ex novo della linea ferroviaria è stata avanzata pubblicamente da un gruppo politico. Riteniamo la proposta assurda e irrealizzabile, se non sconvolgendo ulteriormente l'ambiente e il territorio, oltre che economicamente delittuosa.

5-Linea ferroviaria Civitavecchia-Capranica-Orte .
Tale linea manca dei binari nella tratta Civitavecchia Capranica, è riapribile da subito nella tratta Capranica Orte . E' una linea importantissima per il raccordo dei due mari Tirreno Adriatico, del porto di Civitavecchia e dell'Interporto di Orte. L'Unione Europea, riconoscendo l'importanza per l'Europa dell'opera, ha finanziato la sua progettazione. La Regione Lazio avrebbe dovuto, come da suo preciso impegno, riscattarla dalle FS, che stranamente, nonostante tutto, non intendono riaprirla.

Tale linea potrebbe anche risolvere il problema viaggiatori da e per l'aeroporto. Infatti da Viterbo sarebbe possibile il raggiungimento di Capranica e poi di Civitavecchia in brevissimo tempo e quindi raggiungere Roma Termini ( non piazzale Flaminio ) in circa 1 ora, 1 ora e 10 minuti al massimo. I costi per la riapertura della linea sono irrisori, CIRCA 80 MILIONI ( e non 700 milioni della Roma-Civitacastellana-Viterbo.

Questa ipotesi stranamente non viene nemmeno discussa. C'è una chiusura sulla proposta, nonostante sulla carta sia quella di immediata realizzazione e di gran lunga minore spesa.

Quali sono i motivi veri per cui aprioristicamente viene scartata?
Perché negano ancora l'evidenza della assoluta indispensabilità di riaprire questa linea?

Perché le FS non chiariscono una volta per tutte dove hanno speso i finanziamenti che hanno ricevuto dallo Stato per la riapertura?

Sarebbe bene che la Cabina di Regia, che crediamo sia composta da urbanisti seri e disinteressati , come dovrebbero essere tutti gli amministratori che vogliono il bene della collettività, l'affrontasse seriamente.

Da parte nostra invitiamo i cittadini le istituzioni locali a battersi perché vengano intraprese iniziative per l'immediata riapertura di questa linea, incautamente abbandonata dopo aver speso enorme quantità di denaro pubblico.

Il riammodernamento anche delle altre linee ferroviarie è importante e necessario,ma la priorità resta la linea Civitavecchia Capranica Orte, per i motivi che abbiamo esposto, per il riassetto del territorio e lo sviluppo economico in questo territorio.

Il presidenre Aics

Raimondo Chiricozzi

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