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Viterbo - Il personale dell'asilo nido comunale rampogna il sindaco
"Marini ci è ostile"
Viterbo - 18 gennaio 2009 - ore 12,30

Giulio Marini
- “Se Marini continua col suo atteggiamento ostico, non possiamo che difenderci”, il personale precario dell’asilo nido comunale replicano e criticano il primo cittadino.

“Ci è molto dispiaciuto – dichiarano - leggere sulle pagine di un quotidiano locale ciò che il sindaco ha detto di noi sabato e capire che continua il suo atteggiamento ostico nei confronti di lavoratrici che chiedono solo la tutela dei propri diritti e la salvaguardia di un posto di lavoro sudato e meritato.

Tutte le iniziative che abbiamo ultimamente intrapreso e quelle che andremo a fare, come lo sciopero, sono state dettate proprio dalla necessità e dalla constatazione che questo atteggiamento ostico nei nostri riguardi l’amministrazione lo ha sempre adottato”.

Ma non basta.

“Per noi – continuano - non è stato un piacere chiedere aiuto ad un avvocato (visto il danno morale ed economico che questa scelta ha comportato, avremmo voluto volentieri evitarlo!), ma di fronte alle mancate risposte alle nostre richieste di incontrarci per dialogare e trovare una soluzione e all’ennesima presa in giro e cioè la mancata concretizzazione della delibera dell’8 agosto 2008 abbiamo voluto difenderci.

Non siamo state noi a volere questa situazione, se l’amministrazione è così propensa al dialogo può sempre acconsentire alla conciliazione che il nostro avvocato chiederà.

Siamo ancora disposte a essere ascoltate e a sedere intorno al tavolo delle trattative”.

Niente guerra ai poveri.

“Riguardo alle due persone stabilizzate ultimamente dal Comune – concludono -, non è nostra intenzione fare la “guerra tra poveri”, non critichiamo il fine nobile di stabilizzare personale precario ma solo il modo in cui quella procedura è avvenuta se, come dice lei: ”Stabilizzare è un dovere”.

Questo impegno deve essere rivolto anche a noi che continuiamo a gridare che abbiamo tutte le carte in regola per essere stabilizzate, basta solo un po’ di volontà, quella che forse manca.

Non sottovaluti lo sciopero che faremo e il sostegno dei genitori, se c’è del malessere all’interno della struttura più importante che il Comune ha, è suo dovere non ridicolizzare la situazione ma risolverla nel modo migliore.

Questo senza fare inutili polemiche ma rimboccandosi le maniche e lavorando per noi e per quella serenità, che ci state facendo perdere, necessaria quando si lavora con bambini piccoli”.

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