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Viterbo - Provincia - L’assessore Trapè ha incontrato 100 capicaccia
Piano smaltimento carcasse dei cinghiali
Viterbo - 1 gennaio 2009 - ore 13,30

Mario Trapè
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- Smaltimento carcasse dei cinghiali: l’assessore alla Caccia della Provincia, Mario Trapè, ha incontrato nel pomeriggio di martedì 100 capicaccia delle squadre al cinghiale per discutere sull’argomento, insieme ai rappresentanti del servizio veterinario della Ausl, Burla e Micarelli, e dell’istituto zooprofilattico, De Grossi.

Nell’occasione, sono stati fissati gli obiettivi da raggiungere. “L’assessorato – dice Trapè – intende procedere al monitoraggio dei cinghiali abbattuti dalle squadre operanti sul territorio, per il consumo domestico privato delle carni.

Il primo scopo è quello di effettuare controlli ufficiali relativi alla presenza di trichine (un parassita) nelle stesse, ai sensi dei regolamenti comunitari. Quindi procedere con il corretto smaltimento delle carcasse, avvalendoci di ditte appositamente autorizzate dall’autorità sanitaria”.

Il servizio sarà effettuato in nove centri individuati nei principali Comuni, che verranno quindi comunicati alle squadre. Qui la ditta metterà a disposizione i cassonetti dove potranno essere recuperate le buste in plastica contenenti gli scarti, come testa, pelli e viscere. La raccolta avrà luogo il lunedì, tutto verrà quindi trasportato negli impianti autorizzati per lo smaltimento. Parte delle viscere potranno inoltre essere portate nei laboratori, sempre autorizzati, per le analisi, i cui risultati verranno comunicati al massimo il giorno seguente.

“La riunione è stata interessante – continua Trapè – e tutti i presenti ne hanno apprezzato le sue finalità: smaltimento delle carcasse ovvero rispetto per l’ambiente; campionamento per analisi delle carni, cioè controllo e vigilanza; rispetto delle disposizioni vigenti, ossia tutela della salute e alimentare”.

L’assessore ha infine precisato che l’intero servizio sarà a carico della Provincia. “E’ un’ulteriore dimostrazione dei buoni provvedimenti adottati in materia di caccia – conclude – e del fatto che grazie alla collaborazione tra enti e la partecipazione dei cacciatori si ottengono risultati positivi”.

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