L'assessore Rizzello

- L’assessore ai Lavori pubblici della Provincia, Antonio Rizzello, fa il punto della vicenda del sottopasso a Orte.

“Dopo tre anni di lavori – spiega - a novembre è stato aperto il nuovo sottopasso di Orte, che dovrebbe consentire finalmente una fluidità del traffico in transito da e per la stazione ferroviaria di Orte scalo. Viste le discussioni che a più riprese sono sorte rispetto all’opera è importante chiarire definitivamente la vicenda”.

“Il 24 novembre 2008 – continua - è stato per la prima volta aperto il sottopasso al solo fine di verificare la fluidità del transito veicolare. Il giorno successivo è stato ripristinato il semaforo perché, pur essendo positiva la verifica, l’opera non può definirsi completata, tenuto conto delle prescrizioni presentate dalla Provincia di Viterbo e non ancora realizzate”.

In particolare da due anni a questa parte palazzo Gentili ha indicato espressamente alcune opere che si ritengono tecnicamente essenziali per la sicurezza dei cittadini che transitano su quella strada.

Tre i lavori da eseguire. “La tinteggiatura delle pareti interne del sottopasso con vernice luminescente – dice ancora Rizzello - al fine di rendere più visibile e quindi più sicuro il passaggio; l’illuminazione del sottopasso stesso mediante specifico impianto sia prima che dopo l’opera; l’allargamento della sede stradale che permetterebbe l’ingresso e l’uscita dal sottopasso in sicurezza in quanto oggi le curve in questione appaiono estremamente strette, con conseguenti rischi di incidenti”.

Queste opere, come da apposito verbale sottoscritto tra Provincia di Viterbo e Genio civile, saranno realizzate da quest’ultimo nei prossimi mesi.

“La Provincia ha da subito richiesto al Comune di Orte – dice l’assessore ai Lavori pubblici - che venisse modificata la viabilità comunale limitrofa al sottopasso, per evitare la presenza di incroci e di immissioni di autoveicoli su un tratto così delicato”.

Per queste ragioni l’opera ad oggi non può dirsi tecnicamente completata e quindi resta la presenza del semaforo lampeggiante fino al 27 gennaio 2009 come ulteriore periodo di prova. Per quella data, se le opere non saranno state completate, si procederà o alla proroga del semaforo lampeggiante o al ripristino di quello fisso.

“Si ribadisce – conclude Rizzello - che il tratto stradale resta di competenza della Regione Lazio e la consegna alla Provincia di Viterbo dell’opera è prevista soltanto al momento dell’esecuzione delle opere richieste”.