Riceviamo e pubblichiamo - Dopo l’approvazione della mozione di Giulio Marini, è passata il 29 gennaio a larghissima maggioranza alla Camera dei Deputati il disegno di legge sul contrasto allo “stalking”.
Viene introdotto nel codice penale il reato di “molestie insistenti”.
Il nuovo reato è disciplinato dall’ art. 612 bis c.p. ed è punibile a querela di parte nel termine di sei mesi e si procede d’ufficio se il fatto è commesso nei confronti di un minore o di persona diversamente abile.
La norma sanziona quegli atteggiamenti tenuti da chi affligge un’altra persona, spesso di sesso opposto, perseguitandola ed ingenerando stati di ansia e di paura.
Il reato di “molestie insistenti” prevede una pena da sei mesi a quattro anni.
La pena sarà aggravata fino alla metà se lo stalking è rivolto anche nei confronti di una donna incinta.
E’ previsto l’ergastolo se il molestatore si spinge fino all’omicidio della vittima.
Il provvedimento ora passerà al Senato.
Quello di oggi è solo l’inizio di un impegno costante che tutte le forze politiche ed i cittadini sono chiamati ad assumersi al fine di debellare un fenomeno sociale che i dati ISTAT ci riportano come allarmante, stante le dimensioni: da una recente ricerca risulta che il 24,7% delle donne ha subito violenze da un altro uomo, nella quasi totalità dei casi le violenze non sono denunciate, ciò che si può definire come il “sommerso” è tutt’ora elevatissimo e raggiunge circa il 96% delle violenze da un non partner e il 93% di quelle da partner.
E’ necessario a tale proposito che tutte le istituzioni, gli enti, le Associazioni e le forze di Polizia costituiscano un fronte comune ed un sostegno alle donne che subiscono atti di violenza.
La sensibilizzazione degli operatori sanitari e di Polizia è fondamentale al fine di riconoscere quei segnali che spesso vengono nascosti per paura o per vergogna,così come l’opera di sensibilizzazione e diffusione nelle scuole.
Inoltre è istituito presso il Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri un numero verde a favore delle vittime attivo 24 ore su 24.
La consigliera delegata alle Pari opportunità del Comune di Viterbo
Maria Antonietta Russo