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Viterbo - Alberto Gusman, pendolare, racconta la sua disavventura
"Trenitalia ci prende in giro"
Viterbo - 3 gennaio 2009 - ore 18,00

Riceviamo e pubblichiamo - Il 9 settembre 2008, dalle 23:20, ho aspettato inutilmente l'autobus sostitutivo di Trenitalia "RM190", davanti alla stazione di Oriolo Romano, da Cesano di Roma per Viterbo Porta Fiorentina, finché a mezzanotte e dieci minuti, non vedendo arrivare alcun mezzo, ho telefonato alla Polfer di Roma per chiedere chiarimenti.

Questi mi hanno ricontattato dopo pochi minuti, dicendo che erano riusciti a parlare con il capostazione di Cesano, il quale affermava che il bus era regolarmente partito, e mi hanno fornito il numero di telefono del responsabile della Società Sita, che si occupa dei servizi automobilistici sostitutivi per conto di Trenitalia.

Ho contattato subito quest'ultimo e mi ha risposto che il mezzo aveva avuto un guasto subito dopo la partenza e che mi dovevo arrangiare per tornare a Viterbo.

Sono stato ospitato, così, da alcuni conoscenti, in quanto l'autobus in questione era l'ultimo mezzo diretto a Viterbo (e per legge sia la prima che l'ultima corsa devono essere sempre garantite) e il giorno successivo ho prodotto un esposto alla Polfer di Viterbo, all'attenzione dell'ispettore De Stradis.

Pochi giorni fa, esattamente il 31 dicembre, ho ricevuto una missiva della responsabile del settore commerciale del Lazio della Divisione Passeggeri regionale di Trenitalia, nella quale si scusavano per il disagio arrecatomi e che il bus era stato costretto a interrompere la corsa presso la stazione di Manziana, quindi precedente a quella di Oriolo.

Inoltre è riportato che, dato che c'era una sola passeggera a bordo del mezzo, l'autista è rimasto ad aspettare che un conoscente la venisse a prendere... che uomo!

Insomma, oltre al danno di non esser potuto tornare a casa anche la beffa di questa lettera che sa tanto di presa in giro, non solo nei miei confronti ma anche di tutta quell'utenza che, faticosamente, ogni giorno, si sposta con i mezzi scadenti di Trenitalia.

Alberto Gusman

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