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Viterbo - Lettere - Scrive Anna Maria Eramo
Concerto di Capodanno, non strumentalizziamo la musica...
Viterbo - 5 gennaio 2009 - ore 4,30

- Il primo gennaio mi sono recata con mia figlia ed alcuni amici ad assistere al Concerto di Capodanno presso il Teatro dell'Unione di Viterbo.

In programma musiche di Mozart, Brahms, Strauss, Tschajkovskji. Novità: le voci recitanti che, fra un pezzo e l'altro, leggevano brani  che, a  mio parere,  disturbavano quell'atmosfera magica che solo la musica sa creare. Bravissimi i musicisti e bravissimo il Direttore d'Orchestra Stefano Vignati.

Ad un tratto i narratori si sono lanciati  nella lettura di testi oserei dire volgar-popolari quando, presentando la "Vedova Allegra", hanno invitato i signori presenti ad "evitare gesti scaramantici sulle proprie parti intime"...o giù di lì.
Ma l'acme è stato raggiunto al termine della serata con una pantomima sulla Marcia di Radetzky.

Il direttore ha simulato un rifiuto nell'esecuzione del brano in quanto, la voce narrante spiegava, il Maresciallo Radetzky è stato un nostro acerrimo nemico all'epoca del Risorgimento e delle guerre d'Indipendenza...

Assurdo! Inconcepibile! Sarebbe come non ascoltare Beethoven  perchè tedesco e quindi nemico del popolo italiano. Oppure non bere più champagne francese perché Napoleone Bonaparte, nel 1800, depredò la nostra penisola di molte opere d'arte...

Oggi parliamo di educare i giovani alla cittadinanza europea, pur nel rispetto delle identità nazionali. Di creare uno spirito di fratellanza ed una cultura della Pace che vada oltre gli errori del passato; volendo  conoscere per non dimenticare, per avere consapevolezza di quali sono le nostre radici, per non perpetuare errori  malvagi.

Anche io ho adorato ed adoro la storia del nostro Risorgimento e, quando alcune forze politiche del nostro Parlamento,  parlano di "secessione" penso ai patrioti risorgimentali che hanno combattuto e hanno dato la propria vita per l'unità d'Italia.

E allora non riesco a capire...
Nella piccola Viterbo si parla con un bieco linguaggio nazionalista, sciocco, anacronistico e colpevole di corporativismi improduttivi.

La musica dovrebbe unire gli animi, essere al di sopra delle miserie umane ed indicare la via della Libertà. Libertà dall'ignoranza dell'anima, della mente e del cuore.

Mi dispiace che il Maestro Vignati si sia prestato ad un brutto gioco del genere.
Voglio credere che  lo abbia fatto senza pensare a quanto la sua amata musica ne avrebbe sofferto.

E con essa tutte le donne e gli uomini che credono che rinvangare un passato di odio non faccia che crearne dell'altro.
Non strumentalizziamo la musica, per favore.
E' un'arte e come tale  ha il magico potere di unire gli animi  più diversi e di farli sognare.

Anna Maria Eramo

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