- E’ un cartellone ricco di suggestioni musicali e di richiami coinvolgenti quello messo in cantiere per la sesta edizione del Fabrica festival.
Quattro concerti per altrettante domeniche, a partire dall’11 di gennaio, in cui si passerà dalla musica popolare campana al fascino inesauribile del melodramma italiano, attraversando la cultura klezmer e la musica jazz.
Il Fabrica festival torna, in questo modo, a ripercorrere le strade della qualità e dell’innovazione che lo hanno fatto apprezzare ben oltre i confini provinciali.
La manifestazione è organizzata dalla pro-loco di Fabrica di Roma, in collaborazione con l’assessorato alla Cultura del Comune.
Confermati, anche per l’edizione 2009, i maestri Maurizio Gregori e Emiliano Di Vozzo alla direzione artistica nel segno della continuità e nella garanzia dell’impeccabilità sotto il profilo artistico e della proposta offerta ai numerosi fedelissimi della rassegna.
La sede del Fabrica festival è anche per quest’anno il teatro tenda PalArte.
Si inizia, dunque, domenica 11 gennaio alle 17,30, con l’Orchestra popolare casertana.
Sulla scena si esibiranno ben trenta musicisti al ritmo delle tarantelle e delle pizziche campane.
L’Orchestra, ideata e diretta da Emilio Di Donato, è nata dalla rassegna Carnascialìa, che si è tenuta nell’dizione 2007 del Leuciana Festival.
In quell’occasione, nel corso di cinque giorni fitti di concerti dedicati alla tradizione musicale casertana, diversi musicisti e cantanti hanno offerto, in modo corale, un fruttuoso esempio di collaborazione, sfociato poi in amicizia.
È proprio grazie a questo incontro, quasi magico, che i gruppi musicali Corepolis, Arianova, Musicalia Aurunca, Etnie, Menta Fresca, CalatiaGentes, Tittambò, Catartica, Tammurriando, De Utopia si sono riuniti, dando vita nel 2008 al meglio dei colori della nobile campania felix, sotto il nome di Orchestra popolare casertana.
Nel corso del concerto inaugurale del festival si assisterà a uno spettacolo trascinante nel quale saranno evocati i canti corali che accompagnavano i momenti essenziali delle generazioni trascrose con l’aiuto delle tammorre, delle zampogne, delle ciaramelle, dei flauti, del clarinetto, delle chitarre, dei mandolini, delle fisarmoniche e di un organetto.
Il programma del festival prevede, poi, per il 18 gennaio l’esibizione dell’Orchestralunata con la straordinaria partecipazione di Cisco, storica voce dei Modena City Ramblers.
Il 25 gennaio sarà finalmente il turno dei big del jazz con il Giovanni Tommaso Quartet e il suo Progetto Cinema, mentre il gran finale si terrà il primo di febbraio con la “La grande opera”: un concerto nel quale le voci di un tenore e di un soprano saranno accompagnate da un quintetto di fiati e da un coro nell’esecuzione delle musiche di Doninzetti, Verdi e Puccini.
L’ingresso agli appuntamenti del Fabrica festival e di soli cinque euro.
