Angelo Allegrini Copyright Tusciaweb

- Non si deve aprire una crisi al buio, ma l’alleanza con l’Udc va perseguita. Anche a costo di perdere per strada Rifondazione Comunista. Seppure il Pd deve fare di tutto per riuscire a tenere in maggioranza i compagni, facendoli stare a braccetto con gli amici di centro.

Il rimpasto in Provincia fa segnare un altro passo di una vicenda che si arricchisce di capitoli, ma con il finale che resta ancora lontano.

Ieri il presidente Alessandro Mazzoli, quello del Pd Andrea Egidi e il segretario provinciale Angelo Allegrini hanno incontrato a Roma insieme a Dinarelli (in sostituzione di Giulia Arcangeli), il segretario regionale Roberto Morassut del Pd.

Che ha incoraggiato i democratici ad andare avanti in una vicenda il cui inizio risale ormai a due mesi fa. Senza che siano stati fatti grossi passi in avanti.

“Abbiamo esposto al segretario – dice Angelo Allegrini – la vicenda. La sua idea collima con la nostra. C’è una linea del partito a livello regionale e nazionale d’avvicinamento all’Udc.

Non bisogna aprire una crisi al buio, si cercherà di tentare quanto possibile di tenere dentro Rifondazione, ma la linea principale resta quella. Dobbiamo pensare anche alle amministrative. Un’ipotesi d’accordo con l’Udc deve tenere conto di quello che succederà”.

Altro passaggio venerdì, con la direzione provinciale del partito.

“Doveva esserci anche Morassut – spiega Allegrini – ma ha impegni alla Camera”.

La vicenda resta complessa e di non facile soluzione, anche se sembra che apparentemente ora tutti vogliano l’accordo. Apparenza o sostanza? E l’Udc? Qualcuno ha chiesto a un responsabile che ne pensa? Sono ancora interessati?