- “Non vi dico benvenuti, ma bentornati”. Con queste parole di affetto e di amicizia Renato Leoncini, presidente provinciale dell’Avis, ha commentato la nascita del nuovo gruppo dei donatori Cotral di Viterbo, subgruppo della sezione comunale del capoluogo della Tuscia.
L’iniziativa è stata realizzata grazie all’impulso iniziale di Carla Trapè, per molti anni impegnata presso il centro trasfusionale, e di Giovanni Adami.
L’appello lanciato è stato, da subito, accolto da numerosi dipendenti dell’azienda dei trasporti. Molti di loro avevano fatto parte dello storico gruppo Acotral che, per anni, si era distinto in uno sforzo ammirevole a sostegno dell’immagine e dell’attività dell’Avis in tutto il territorio provinciale.
“Accogliamo con orgoglio e con piacere – ha commentato il presidente degli avisini viterbesi, Luigi Mechelli – la ricostituzione di una realtà di cui sentivamo la mancanza. Presto saremo in grado di consegnare a questi nuovi associati il labaro dell’Avis che potranno esporre presso la sede del Cotral. Il vecchio labaro dell’Acotral lo incorniceremo e lo metteremo affianco a quello delle medaglie d’oro”.
Il gruppo costituito, su richiesta dei soci fondatori, sarà intitolato a Giovanni Savelli, tra i primi sostenitori dell’Avis fin dalla sua nascita.
“E’ un modo per non dimenticare – ha detto Giovanni Adami – chi è stato con noi per tanti anni, indicandoci la strada giusta da percorrere”.
“Questo nuovo gruppo – ha concluso Renato Leoncini - viene da lontano ed ha una eredità considerevole a cui fare riferimento. Prima l’apporto che i donatori del Cotral davano all’associazione era rilevante e, sono sicuro, che in poco tempo tornerà a essere tale. La costituzione di un gruppo è un atto significativo la cui importanza emerge soprattutto nei momenti di necessità, quando c’è bisogno di una organizzazione interna che si deve attivare con efficienza al manifestarsi di un’emergenza”.