- Secondo un’indagine curata dall’ufficio Studi di Confartigianato, nel Centro Italia esistono buone condizioni per la vita delle piccole medie imprese, ma la macro area del Paese più favorevole al fare impresa è rappresentata dal Nord Est.
Il rapporto di Confartigianato “Il cielo sopra la crisi” verrà presentato domani in occasione dell’Assemblea della Confederazione che rappresenta 520.000 artigiani e piccole imprese.
“Per misurare l’ambiente ideale per fare impresa – commenta il segretario di Confartigianato imprese di Viterbo Andrea De Simone - Confartigianato ha preso in esame 39 indicatori raggruppati in 11 ambiti. Ne è scaturito così l’Indice della Qualità della Vita dell’Impresa che valuta la capacità di ciascun territorio provinciale di mettere a disposizione degli imprenditori italiani il miglior contesto possibile dove operare con la propria impresa”.
“In particolare, aggiunge De Simone, sono stati analizzati numerosi ambiti tra cui Densità imprenditoriale, Mercato del lavoro, Pressione fiscale, Concorrenza sleale del sommerso, Burocrazia, Credito, Tempi della giustizia civile, Legalità e conflittualità, Utilities e servizi pubblici locali, ed infine Capitale sociale del territorio ed Infrastrutture.
Per l’anno 2009, la regione Lazio si classifica al 12° posto, mentre Viterbo su un totale di 103 province occupa la 62a posizione, con un indice di qualità della vita delle imprese pari a 566 su un valore massimo di 1000.
