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Convegno del 12 giugno all'Università della Tuscia
Legno di castagno, problematiche e prospettive d'uso
Viterbo - 11 giugno 2009 - ore 15,15

- Il castagno è la realtà forestale dalle produzioni più interessanti su scala regionale e una delle principali in ambito nazionale.

Numerosi manufatti e strutture di edifici storici, luoghi di culto, nonché abitazioni private, sono stati realizzati con il legno di questa specie, che possiede doti di eleganza e durabilità, nonché ragguardevoli caratteristiche fisico-meccaniche.

Gli operatori del settore, tuttavia, sono consapevoli delle criticità che caratterizzano questa specie, soprattutto per le produzioni regionali. Una delle più rilevanti è costituita dalla cipollatura, che di fatto rappresenta una fessurazione con distacco parziale o totale degli anelli di accrescimento annuale.

In tal caso tronchi, apparentemente con ottime potenzialità di impiego, subiscono un evidente deprezzamento con processi di trasformazione del materiale che devono indirizzarsi verso produzioni a minore valore aggiunto. Purtroppo, la manifestazione della cipollatura non è sempre immediata, può verificarsi successivamente in sede di lavorazione, da cui la delicatezza della tematica che talvolta può sfociare anche in contenziosi tra le parti.

Ulteriori avversità minacciano il castagno, la più recente è il cinipide i cui effetti, per ora, sono particolarmente evidenti ed economicamente tangibili nei popolamenti destinati alla produzione da frutto, tuttavia a breve potrebbero manifestarsi importanti implicazioni economiche anche sui boschi per la produzione legno.

Venerdì 12 giugno all’aula blu della facoltà di Agraria dell'Università degli studi della Tuscia, si terrà un convegno in cui verranno esposte le conclusioni di un progetto di ricerca finanziato dall’assessorato Agricoltura della Regione Lazio dal titolo “Valorizzazione e caratterizzazione degli assortimenti di castagno regionale con provenienze diverse: implicazioni tecnologiche ed economico-commerciali”cod. 2003/53) e di uno studio condotto in collaborazione con il comune di Soriano nel Cimino, condotti in collaborazione tra i dipartimenti Daf (responsabile scientifico Manuela Romagnoli) e Decos (responsabile scientifico Francesco Carbone).

Al convegno interverranno docenti dell’Università della Tuscia, ma anche ricercatori di altri istituti nazionali, che si confronteranno sui diversi profili di questa problematica.

Dai risultati del progetto emerge la necessità impellente di trovare nuove strategie tecniche, normative, economico finanziarie per la coltivazione dei boschi di castagno così da prevenire o limitare alcune avversità e in modo particolare la cipollatura.

Le soluzioni possono in parte essere trovate in sistemi di corretta gestione da realizzarsi con modalità e tempi opportuni, nonché con personale munito di adeguata formazione ed avvalendosi di strumenti e di una adeguata organizzazione.

Il convegno è rivolto ai numerosi operatori del settore, e in particolare agli imprenditori del settore del legno e ai proprietari dei boschi di castagno, nonché a tutti coloro che sono interessati.

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