Riceviamo e pubblichiamo -
Si è appreso che il consiglio di amministrazione dell’Ipab Giovanni XXIII di Viterbo ha provveduto alla cessione di quote di maggioranza nella Rsa, senza aver dato alcuna preventiva informazione alla competente Direzione Regionale.
Al di là del merito
l’atto appare estremamente irrituale dal punto di vista istituzionale data la portata dell’operazione,
e discutibile dal punto di vista amministrativo, essendo prevista la preventiva valutazione da parte degli uffici regionali, ai quali compete l’attività di vigilanza.
Ho dato mandato agli uffici competenti di effettuare tutti gli opportuni accertamenti sull’accaduto, sia dal punto di vista del merito che per quanto attiene alle procedure messe in campo.
Mi riservo, altresì, di valutare ogni iniziativa a tutela dell’interesse pubblico e dell’Ipab in questione.
La vicenda conferma ancora una volta l’impellente necessità della riforma del sistema delle Ipab che rafforzi l’attività di controllo regionale su tali enti.
Daniele Fichera
Assessore regionale Affari istituzionali
Riceviamo e pubblichiamo - E’ inaccettabile che il consiglio di amministrazione dell’Ipab Giovanni XXIII di Viterbo abbia deciso autonomamente di cedere le quote di maggioranza della Rsa.
Si tratta di un grave errore di metodo e di una scelta sbagliata nel merito.
Dal punto di vista del metodo siamo di fronte a una pratica assai discutibile poiché non è possibile che l’Ipab in questione proceda con un atto di gestione straordinaria senza aver minimamente coinvolto o informato la Regione Lazio.
Nel merito si tratta di una decisione scellerata che, attraverso la cessione del 51% di parte pubblica al privato, mette in forte allarme i lavoratori e i cittadini.
L’assessorato agli Affari Istituzionali ha assicurato che attiverà le necessarie procedure di verifica. Siamo sicuri che entro breve sarà fatta luce sull’intera e attivate le procedure per la revoca delle decisioni assunte.
Luigi Nieri
Assessore regionale al Bilancio
