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Sequestrato ecocombustibile radioattivo a Viterbo.
Anche Viterbo è coinvolta, insieme ad altre 29 province italiane, nel maxisequestro di eco-combustibile radioattivo coordinato dalla procura di Aosta.
Si tratterebbe di un combustibile ecologico in legno per stufe domestiche importato dalla Lituania.
Tutto è partito dalla denuncia di un valdostano che, dopo aver acquistato il pellet, ha notato un'anomalia nel materiale. Lo ha fatto analizzare e ne ha scoperto la radioattività.
In particolare nel pellet sono state trovate tracce di Cesio137. "I pellet contaminati - ha detto il questore di Aosta Salvatore Aprile - non sono pericolosi per la salute dell'uomo quando sono inerti, mentre lo possono essere i fumi prodotti dalla loro combustione, così come le ceneri".
L'ecocombustibile radioattivo è stato trovato, oltre che a Viterbo, anche ad Aosta, Varese, Milano, Frosinone, Sassari, Como, Bari, Forlì-Cesena, Lecco, La Spezia, Cremona, Bergamo, Pavia, Lodi, Brindisi, l'Aquila, Ferrara, Bologna, Savona, Cuneo, Cagliari, Ravenna, Sondrio, Brescia, Cosenza, Taranto, Vicenza, Torino.