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Viterbo - E rischia di far saltare il finanziamento regionale per la Talete
Acqua, il comune uno e trino
di Lupo Solitario
Viterbo - 14 giugno 2009 - ore 2,40

- Ma lo sa Marini quel che fa Muroni?

Il Comune di Viterbo uno e trino. Nei giorni scorsi l'assemblea dei soci della Robur, la società partecipata dal Comune di Viterbo con il 75% delle azioni, destinata ad essere assorbita da Talete, ha deliberato di avviare le azioni legali per il recupero di un suo credito nei confronti della Talete, di cui lo stesso comune di Viterbo è azionista di riferimento.

La singolare iniziativa arriva dopo che in sede di Ato ( Ambito territoriale ottimale), lo scorso 23 aprile era stato approvato all'unanimità dai comuni soci di Talete, quindi anche dal comune di Viterbo, un protocollo d'intesa in cui venivano indicate le linee guida del risanamento della Talete spa e veniva accettato da tutti i comuni un prestito dalla Regione di circa 7 milioni di euro per arrivare a preservare il progetto dell'acqua pubblica.

Marco Acciari, capo Gabinetto dell'assessore all'ambiente Filiberto Zaratti, ha stigmatizzato pesantemente, come ha riportato il Messaggero di Viterbo.

Sulla stessa lunghezza d'onda sono arrivate le critiche dell'assessore Piazzai e del segretario comunale Pd Alvaro Ricci.

Si aggiunga, a complicare il quadro, che domani 15 giugno si terrà l'assemblea dei soci del Siit, altra società di gestione dell'acqua, partecipata per il 48 % del capitale dal Comune di Viterbo, a sua volta creditrice della Robur spa per varie centinaia di migliaia euro e della Talete per circa tre milioni di euro.

Che farà in quella sede il Comune di Viterbo? Darà logico seguito al voto favorevole espresso nella conferenza dei sindaci il 23 aprile scorso e quindi farà in modo da non disturbare la delibera regionale di sostegno alla Talete spa con l'avvio di cause senza alcun rilievo pratico, o seguirà la logica muroniana e quindi deciderà di far causa alla “sua” Robur e alla Talete spa?

Queste fatali incertezze potrebbero inoltre dissuadere la Regione a concedere il prestito già promesso, visto che il più importante comune della provincia potrebbe disattendere il protocollo d'intesa, rompendo il disegno di ricomposizione dei crediti delle società conseguente alla partecipazione alla società unica dell'acqua.

Forse la sorte dell'acqua pubblica dipenderà dal fatto che alla assemblea del Siit partecipi Marini o Muroni e, in tale ultimo caso, che tra i due vi sia stata o meno una concertazione sulla condotta da tenere.

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