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Viterbo - Si è svolta l’assemblea elettiva dell’Unione
Cna Costruzioni, Enio Gentili è il nuovo presidente
Viterbo - 16 giugno 2009 - ore 19,00

- “Un valido sistema di qualificazione delle imprese e una legge che consenta l’accesso al comparto esclusivamente a coloro che possiedono precisi requisiti di idoneità professionale, di onorabilità e di capacità organizzativa e finanziaria, perché è la qualità che deve caratterizzare le attività di costruzione”.

Sono queste le priorità evidenziate da Enio Gentili, presidente uscente della Cna Associazione Provinciale di Viterbo, eletto presidente di Cna Costruzioni a conclusione dell’assemblea elettiva dell’Unione, che, riunitasi a Viterbo, presso la sede di via I Maggio, ha altresì indicato due vicepresidenti, Giovanni Patrizi e Fabrizio Proietti, e rinnovato il direttivo, ora composto da Felice Di Michele, Giuliano Nisi, Gianluca Grassotti, Antonello Proietti, Stefano Rosati e Marco Rossi.

Dopo due mandati, ha lasciato la carica di presidente, come previsto dallo statuto, Angelo Pieri, che tutti, a cominciare dal segretario della Cna, Adalberto Meschini, e dal responsabile di Cna Costruzioni, Maurizio Mancini, hanno ringraziato per l’impegno dedicato alla creazione di opportunità di crescita e di aggregazione.

Una nuova squadra di imprenditori guiderà così, nei prossimi quattro anni, l’Unione che, nel sistema Cna, ha i numeri più importanti, considerato che nel mondo delle costruzioni operano la metà delle aziende iscritte nell’Albo dell’artigianato.

Tra i principali obiettivi, c’è dunque la regolamentazione dell’accesso all’attività di imprenditore edile. Rigore a tutela delle aziende sane, per la piena affermazione della legalità contro l’abusivismo. L’auspicio è che il confronto avviato in Parlamento, che tiene conto del disegno di legge in materia presentato unitariamente dalle Confederazioni artigiane, proceda senza intoppi.

“Ma ci sarà bisogno del pressing delle associazioni di rappresentanza perché si possa giungere a un esito positivo”, ha osservato Gentili, aggiungendo che Cna Costruzioni, intanto, rafforzerà l’attività di informazione e formazione volta a dare risposta a due esigenze: più specializzazione e più sicurezza.

Il dibattito non poteva certo trascurare l’impatto della crisi sull’edilizia e le strategie di contrasto.

La Cna, protagonista, un mese, degli Stati Generali delle Costruzioni con tutte le organizzazioni sindacali e imprenditoriali della filiera, non ha dubbi: si deve favorire, non ultimo attraverso un allentamento del patto di stabilità interno, la ripresa degli investimenti in opere pubbliche cantierabili, anche di piccola dimensione e di recupero e manutenzione, facilitando la partecipazione delle piccole e medie imprese agli appalti di lavori e forniture. “Per la riqualificazione del territorio”, ha precisato il neopresidente.

Opportunità si aprono, per esempio, con l’applicazione della legge, approvata di recente dal consiglio regionale del Lazio, sul recupero dei sottotetti, ovvero dei “volumi sovrastanti l’ultimo piano dell’edificio o di sue parti, compresi nella sagoma di copertura, che, all’atto del rilascio del relativo titolo abilitativo, non siano stati computati come volumi residenziali”.

“E’ una norma innovativa, che, oltre a rispondere all’emergenza abitativa, soprattutto nelle grandi città, limita il consumo di nuovo territorio, mediante un efficace riutilizzo dei volumi esistenti -ha spiegato, nella comunicazione sull’argomento, Maurizio Mancini-. La norma agisce anche in deroga agli strumenti urbanistici e ai regolamenti edilizi comunali”.

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