-Al Sacrario (e non solo), tutti infelici e scontenti.
Infelici, i nove lavoratori della cooperativa che gestiva il parcheggio per eccellenza di Viterbo, insieme ad altri. Per loro il futuro resta un'incognita.
Da Palazzo dei Priori ancora niente.
Scontenti, e non poco, sono gli automobilisti. Abituati a lasciare l'auto pagando al ritorno il dovuto. Ora non più.
L'era Francigena prevede il gratta e sosta. Occorre acquistare con anticipo i tagliandi e prevedere quanto si rimarrà. Per i ritardatari, incombe il rischio multa.
Il passaggio alla società partecipata ha creato i disagi, perché contestualmente non sono passati anche i sistemi di gestione che erano della cooperativa.
Quindi tutto fermo. Come i bagni elettronici al Sacrario, abbandonati. Nonostante la somma non indifferente sostenuta per acquistarli.
Intanto dal Comune tutto tace. Ma le nove famiglie dei lavoratori, si augurano che la sosta in Comune duri ancora per poco.
