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| Iran |
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- Ancora tensione in Iran. La situazione non sembra placarsi.
Il popolo dell'Iran, prosegue la sua protesta al grido di "Allah u Akbar". Lo scenario non cambia. Una folla oceanica di persone, un milione, forse due, a sostegno di Moussavi e schierati contro il "dittatore Ahmadinejad".
Ma lo stesso luogo sta accogliendo anche i sostenitori del neopresidente, provocando il timore per le violenze, che potrebbero scaturire dal loro incontro.
E' questa la causa per cui il riformista ha fatto sapere, nelle ultime ore, che non sarà presente in piazza e ha invitato i suoi a ritirarsi, per non rischiare la vita. Gli scontri dei giorni precedenti avevano portato a sette morti, ma da fonti non ufficiali le cifre potrebbero essere più elevate. Vittime causate non della polizia, ma da gruppi armati di basij filopresidenziali, scatenati contro i verdi di Moussavi.
L'attacco sarebbe scaturito a seguito dell'assalto dei sostenitori di Moussavi alla loro caserma. Questo l'alibi, che gistificherebbe la morti avvenute nello scontro.
La Guida suprema Khamenei in tivù ha rivolto inviti alla calma, dopo aver rivisto le sue posizioni sulla rielezione di Ahmadinejad, quando ha dichiarato di essere pronta a rivedere le operazioni di voto e aver ordinato al consiglio dei Guardiani della Rivoluzione, di aprire un'inchiesta sui brogli elettorali.
