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Civita Castellana - Lettera aperta del consigliere dopo l'esclusione dalla nuova giunta comunale
Zezza fa sul serio: "Invito chi mi ha votato a venire in consiglio a manifestare"
Viterbo - 19 giugno 2009 - ore 16,40

Riceviamo e pubblichiamo - A tutti gli elettori che mi hanno dato fiducia e a tutti coloro che credono nella democrazia.

Ho sostenuto con lealtà, coerenza convinzione e grande impegno la candidatura di Angelelli Gianluca a sindaco di Civita Castellana.

Dopo la notizia che il sindaco di Civita Castellana ha scelto e varato la nuova giunta comunale di cui non faccio parte, sono stato travolto da una moltitudine di persone che mi chiede perché?

Io a questa domanda non so rispondere, in quanto neanche a me è stata data una spiegazione.

Il sindaco deve scegliere la squadra secondo criteri di efficienza, di fiducia e tenendo conto della rappresentanza espressa dalla volontà popolare. Sui primi due criteri essendo di valutazione personale non entro nel merito, ma il mio percorso politico e le scelte fatte penso siano la prova evidente di equilibrio e grande rispetto della Democrazia; in merito alla rappresentanza popolare i numeri parlano da soli.

Non ho mai preteso poltrone ma questa volta ritengo che al grande consenso popolare ricevuto in occasione delle primarie prima e delle amministrative sia opportuno corrispondere un ruolo di prestigio nella amministrazione oppure nel consiglio comunale.

Subito dopo la convalida degli eletti, molti consiglieri della maggioranza espressero favore nella possibilità che io andassi a ricoprire il ruolo di presidente del consiglio che sembrava fosse la chiusura naturale del percorso fatto, anche se gli elettori volevano che io entrassi in giunta e facessi l’assessore ai servizi sociali.

Martedi 16 giugno il sindaco telefonicamente mi chiede di far parte personalmente della giunta, in quanto al ruolo di presidente del consiglio aspira anche un consigliere eletto nella lista di Rifondazione.

Accetto a condizione di poter avere un assessorato dove sia più facile mettere a frutto le mie conoscenze mediche e la naturale predisposizione ad affrontare i problemi del disagio personale e ssociale.

Poi il sindaco ha deciso diversamente, e penso sia doverosa una spiegazione agli elettori.

Sulla valutazione politica della giunta esprimerò il mio pensiero in sede di consiglio comunale.

Credo tuttavia siano tutte persone competenti, ed una valutazione individuale si potrà fare tra qualche mese, entro il primo anno di lavoro in base alle risposte che sapranno dare ai cittadini.

Il compito è arduo per tutti, perchè grave e la crisi economica e tanta è la fiducia e le aspettative che i cittadini ripongono nella nuova amministrazione. Mi auguro che le polemiche lascino spazio alle proposte.

La scelta del presidente del consiglio deve essere fatta dentro il consiglio comunale, e consiste nell’individuare una persona autorevole e super partes che conosca le regole, le faccia rispettare e tuteli tutti i consiglieri sia di minoranza che di maggioranza e non ritengo debba essere oggetto di trattative spartitorie tra i partiti, perché in questo modo si rappresenta solo una parte e viene a mancare il ruolo istituzionale, come e successo nel precedente consiglio comunale di Civita Castellana.

Attualmente non sento di avere lo stato d’animo necessario a prendere decisioni in merito all’atteggiamento ed al posizionamento politico da tenere. Manterrò comunque l’impegno preso di svolgere un ruolo attivo di stimolo e di proposta in consiglio per realizzare il programma con cui ci siamo presentati agli elettori.

In consiglio provinciale non ci sarà nessuna ritorsione ma sarò coerente ed in linea con quanto farò in comune.

Ringrazio tutti quanti mi hanno sostenuto e mi sono stati vicini in questo percorso politico invitandoli a partecipare al consiglio comunale di insediamento ed a manifestare con la loro presenza il desiderio che la loro volontà sia rispettata.

La prima cosa che proporrò è l’istituzione di un consiglio comunale aperto alla discussione dei cittadini da tenersi ogni mese.

Ritengo che un gesto di generosità, di alto valore politico e di buon senso porti a chi lo fa una visibilità ed un consenso molto maggiore che riscaldare una poltrona.

Tonino Zezza
Consigliere provinciale Pd

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