:::::    
Logo TusciaWeb
Archivi | Mailing | Contatti | Primo | Provincia | Civitavecchia | Lazio | Sport | Flash | Forum |Dossier | TusciawebTV | Velina | Nonsololibri
Tutto casa  Tutto vacanze Tutto automobili  Tutto viaggi


Viterbo - La direzione strategiaca della Asl smentisce le notiscie della società italiana di medicina penitenziaria
"Sanità, a Mammagialla è tutto in regola"
Viterbo - 19 giugno 2009 - ore 17,30

Riceviamo e pubblichiamo
- La direzione strategica della Ausl di Viterbo è stupita e indignata per le notizie, del tutto prive di fondamento ma cariche di un forte contenuto allarmistico, che la Società italiana di medicina e sanità penitenziaria ha diffuso nei giorni scorsi.

Ci meraviglia che una società che si fregia del titolo di scientifica non citi le fonti delle notizie che diffonde, né verifichi i dati di cui è venuta a conoscenza.

Entrando nello specifico, l’affermazione che “all’interno del carcere di Mammagialla operano medici e infermieri senza contratto” è completamente falsa. Infatti, degli undici medici ivi operanti, otto sono dipendenti della Ausl di Viterbo e, quindi, non necessitanti di contratto separato. Due, liberi professionisti il cui contratto scade il 30 di giugno, hanno già avuto il rinnovo. Uno è dipendente della Ausl di Perugia alla quale è già stata chiesta l’autorizzazione per il rinnovo contrattuale.

Prima del passaggio dell’assistenza sanitaria alla Ausl di Viterbo, la casa circondariale aveva 8mila ore annue di assistenza infermieristica, attualmente le ore erogate sono 17.520, quindi più del doppio della precedente gestione e circa il doppio di quanto viene erogato nel penitenziario di Rebibbia a Roma.

Dei 18 infermieri in servizio, solo tre non sono dipendenti della Ausl e, per questi, è stato da tempo stipulato un contratto con le strutture sanitarie dalle quali dipendono.

Ci meraviglia, altresì, il fatto che il coordinatore sanitario del carcere lamenti di non essere ascoltato da questa direzione generale quando il nostro servizio personale ha posto la scelta allo stesso tra diversi schemi di assistenza infermieristica.

Pertanto, la strutturazione dei turni e la composizione del team infermieristico per ogni turno è quella di gradimento del coordinatore, avendole lui stesso definite.

Naturalmente, con il passaggio alla Ausl di Viterbo, è stato applicato al penitenziario Mammagialla l’orologio marcatempo e la direzione strategica si chiede se, per caso, questo possa aver disturbato qualche operatore.

Per quanto riguarda, invece, l’assistenza specialistica, dalle 28 ore della precedente gestione, siamo passati a 35 ore settimanali, raddoppiando alcune specialità (ad esempio, odontoiatria). A questa attività, vanno aggiunte 36 ore settimanali di assistenza specialistica psichiatrica e infettivologica.

Si precisa, infine, che la retribuzione del personale avviene nel rispetto delle norme contrattuali (medici di guardia - 23 euro l’ora, come da contratto della medicina di continuità assistenziale; specialisti ambulatoriali – 35 euro l’ora, come da contratto nazionale SUMAI; infermieri – 17 euro l’ora, come da contratto prestazioni aggiuntive).

È di estrema gravità l’affermazione che Il Messaggero, in data odierna, attribuisce al dottor Franco Lepri, secondo il quale la Ausl farebbe lavorare medici collusi con la malavita. Il dottor Lepri ignora che i nominativi di tutti coloro operano presso le strutture sanitarie del penitenziario viterbese vengono preventivamente sottoposti all’approvazione della direzione della casa circondariale stessa che si avvale della collaborazione della Digos.

In conclusione, la macroscopica infondatezza delle notizie e delle insinuazioni diffuse via stampa avvalora il sospetto che, quanto dichiarato, costituisca l’ennesimo attacco a questa direzione strategica nel tentativo di screditare, sempre e comunque, la medicina pubblica, rendendo servigi a chi persegue interessi privati e non trasparenti.

Giuseppe Aloisio
Direttore generale

Alessandro Compagnoni
Direttore sanitario

Copyright 2009 TusciaWeb - Chi siamo - pi: 01829050564