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Città del castagno, a Ronciglione il direttivo nazionale
Lotta al cinipide, Comunità montana in prima fila
Viterbo - 19 giugno 2009 - ore 18,00

- Comunità montana dei Cimini in prima fila per la lotta al cinipide galligeno, il piccolo imenottero che infesta da anni i castagneti italiani e che sta causando non poche preoccupazioni anche ai castanicoltori dei monti Cimini.

Giovedì scorso, nella sede della Comunità montana dei Cimini a Ronciglione, tecnici, politici e produttori si sono messi intorno ad un tavolo per valutare i risultati e determinare le iniziative future: si è riunito infatti il direttivo dell’associazione nazionale “Città del castagno”, che ha presentato i risultati del convegno nazionale tenutosi a Firenze il 20 aprile scorso (un altro è in programma a Cuneo ad ottobre).

Tanti i presenti che sono accorsi al “capezzale” del castagno, e tanta sollecitudine non è fuori luogo visto che tra Pil diretto ed indotto l’economia legata alla castagna riguarda circa il 50% dell’intera economia dei Cimini (nella zona, peraltro, si produce circa il 10% dell’intera produzione nazionale).
 
Due sono state le linee guida che hanno caratterizzato la riunione: l’impegno costante degli studiosi per ricercare soluzioni efficaci e compatibili con l’ambiente e, soprattutto, la richiesta agli enti pubblici preposti di dar vita a progetti di sviluppo e valorizzazione delle aree castanicole. Da ricordare che, attualmente, l’unico antagonista che in natura ha dimostrato una certa efficacia nella lotta al cinipide e il “Torymus sinensis”, un parassitoide già sperimentato con successo in Cina.

E’ necessario, quindi, creare delle aree di moltiplicazione del “Torymus sinensis” e per far ciò serve innanzi tutto la collaborazione dei produttori. E la collaborazione tra produttori ed istituzioni ha dato i primi frutti, come dimostrano i risultati presentati giovedì: dallo scorso inverno sono state raccolte circa 150mila galle di Torymus nei vari centri di moltiplicazione. Dalla Comunità montana, quindi, si spinge con forza verso questa direzione, confortati anche dai dati scientifici. I produttori presenti si sono detti ottimisti e hanno dimostrato fiducia per una soluzione che, ad oggi, non appare lontana come negli anni scorsi.
 
Al termine dell’incontro il presidente della Comunità montana dei Cimini, Angelo Cappelli, e il presidente dell’associazione “Città del castagno” Romano Veroli hanno stabilito di collaborare ancora in futuro, a partire proprio dal convegno di Cuneo.

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