- Sono stati pubblicati dall’Espresso i dati relativi a un’indagine sugli Atenei che offrono i corsi più ricercati dal mercato.
La Facoltà di Economia dell’Università della Tuscia è risultata prima in Italia, tra quelle di indirizzo economico-statistico, in fatto di velocità con la quale i neolaureati trovano occupazione.
Nel giro di un anno, secondo i dati forniti dall’Espresso, il 97% dei giovani laureati che escono dall’Ateneo viterbese trova un lavoro.
E il loro stipendio medio è di 1.571 euro al mese.
A seguire le Università di Pavia (93,3%), Brescia (92,9%), la “Cattolica” di Milano (92,2%), la “Bicocca” di Milano (92,1%), la “Bocconi” (91,3%), la Luiss Guido Carli (86,2%), Piemonte Orientale (83,0%), la Luic C.Cattaneo di Castellanza (81,9%) ed infine Udine (80,3%).
I dati si riferiscono a quelli comunicati da “Almalaurea”, che raccoglie 52 Atenei italiani e dove studia il 70% dei laureati , e dal CILEA (Consorzio Interuniversitario Lombardo) a cui partecipano 14 Atenei frequentati dal 25% dei laureati. Dunque una popolazione del 95% dei laureati.
Vivissima soddisfazione è stata espressa dal Magnifico Rettore dell’Università della Tuscia: “Il fatto che i laureati della nostra Facoltà di Economia possano trovare occupazione nel giro di un anno non può che rendermi molto felice, soprattutto se penso all’intenso lavoro che svolgono i colleghi di questa, come della altre Facoltà della Tuscia - ha detto Marco Mancini -. E’ una riprova che l’opera di accompagnamento degli studenti anche dopo il conseguimento della laurea dà i propri frutti. Non solo: il dato diffuso dall’Espresso rende merito anche al notevole bagaglio professionale - ha proseguito il Magnifico Rettore - in dotazione ai giovani che frequentano i nostri corsi di laurea. Professionalità che, evidentemente, gioca un ruolo fondamentale nelle scelte che i vari enti, istituzioni, imprese e privati, fanno per dare vigore alle loro attività. Il dato conferma, qualora ve ne fosse bisogno, che sui fatti concreti il nostro Ateneo è sempre all’avanguardia. La migliore risposta agli studenti che vogliono iscriversi qui e la migliore risposta a chi, ogni tanto, cerca inutilmente di gettare ombre sull’operato delle nostre Facoltà”.
“E’ un risultato - ha commentato il professor Alessandro Ruggieri, Preside della Facoltà di Economia - che costituisce un grande motivo di soddisfazione per l’impegno profuso in questi anni, non solo dal sottoscritto ma anche da chi mi ha preceduto nel ruolo di Preside e da tutti i colleghi. Si spiega in primo luogo con l’attenzione che la nostra Facoltà dedica ormai da molti anni ai rapporti con il mondo del lavoro e con il territorio, già durante il percorso di studio. La possibilità di studiare alternando esperienze a stretto contatto con le aziende di piccole e grandi dimensioni rappresenta indubbiamente un punto di forza. Inoltre - ha proseguito Ruggieri - possiamo contare su una maggiore flessibilità e dinamicità e su un corpo docente mediamente più giovane e motivato”.