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| Il premier Silvio Berlusconi |
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- Il sette luglio è la data di scadenza per decidere la sorte di Mario Mauro.
E' prevista per quel giorno una riunione del gruppo dei popolari europei per decidere la candidatura alla presidenza dell'Europarlamento.
In corsa per la stessa carica, anche il polacco Buzek, che ieri ha ricevuto l'appoggio del presidente francese Nicolas Sarkozy.
Ma non è stata questa notizia a scatenare la reazione del premier. L'appoggio del presidente francese di centrodestra a un candidato dell'Est europeo, infatti è passata in secondo piano, rispetto alla dichiarazione della sinistra di voler votare contro Mauro.
"E' una vergogna - ha affermato il presidente del consiglio - anche perché noi, per Prodi, abbiamo dato il nostro voto".
Ma le cause del declino della candidatura di Mauro sarebbero ben altre. Tra queste: l'essersi mossi in ritardo, nel proporre il nome, per stessa ammissione del premier. Il dato elettorale, che non ha reso l'Italia la prima delegazione nel gruppo dei popolari europei. E non da ultimo l'immagine del presidente del consiglio degli ultimi giorni.
E' lo afferma, oggi, su un importante giornale italiano Graham Watson, leader dei liberal democratici all'Euroassemblea.
