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Un piccolo passo in avanti, ma il Siit resta con l'acqua alla gola.
Stamani assemblea dei soci a palazzo dei Priori. All'ordine del giorno il passaggio in Talete. La volontà c'è ed è stata espressa, ma la vera emergenza adesso è garantire gli stipendi ai lavoratori. Non è facile.
“Stiamo verificando – spiega il sindaco di Viterbo Giulio Marini – tutte le possibilità per non far perdere risorse ai dipendenti”. Si tenta probabilmente di battere cassa nei confronti degli inadempienti verso il consorzio.
Mentre sul fronte scioglimento: “Il messaggio – sottolinea Marini – è per andare avanti”. Una strada spianata dal via libera della Regione al finanziamento per Talete. Che rende tutto più semplice. Anche non tutti i nodi sono stati sciolti. “Ci sono valori economici in discussione – precisa Marini – beni per i quali è necessario fare chiarezza su come deve avvenire il passaggio.
Occorre verificare quello che è cedibile e quello che non lo è. Si tratta di un'analisi tecnica e non politica”.
Per questo il presidente Graziotti ha proposto d'istituire un tavolo di coordinamento cui oltre al Siit si siedano anche Talete e Ato. E arrivare a una definizione della partita.
“E' un po' quello che vado dicendo da tempo – osserva il primo cittadino di Viterbo – salviamo Talete per andare oltre. Le difficoltà ci sono, dobbiamo occuparci oltre ai problemi del Siit, anche di quelli di Cobalb, Talete.
Ma mi pare che seppure a piccoli passi, si stia andando avanti”.