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Viterbo - I carabinieri di Ronciglione denunciano 72enne
Duecento reperti etruschi in casa
di Stefania Moretti
Viterbo - 23 giugno 2009 - ore 12,20

Le immagini del maxisequestro di reperti archeologici
Il maresciallo Puzzovio
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Il capitano Nasponi
- Ritrovamento di duecento reperti etruschi, denunciato 72enne di Frosinone.

Nella serata di ieri, 22 giugno, i carabinieri di Ronciglione, coordinati dal capitano Marco Livio Nasponi, hanno denunciato in stato di libertà un pregiudicato per ricettazione e detenzione illegittima di beni archeologici e culturali.

L’uomo, originario di Frosinone ma da tempo residente tra Nepi e Ronciglione, è stato trovato in possesso di circa 200 reperti archeologici di epoca etrusca, risalenti al periodo VIII-III secolo a.C. .

Le indagini erano partite da alcuni ritrovamenti di anfore e reperti vari, da parte del nucleo operativo e radiomobile guidato dal maresciallo Puzzovio.

Si sono concluse ieri sera, quando i carabinieri si sono diretti in casa del pregiudicato.

All’inizio non hanno trovato nulla, né al piano inferiore, né a quello superiore dell’abitazione.

Soltanto un’ispezione più accurata del lucernaio all’ultimo piano ha confermato i sospetti dei militari.

Sui davanzali, sulle mensole, su tavoli e nascosti dietro a delle nicchie, c’erano vasi di ogni tipo e dimensione, anfore, buccheri, lacrimatoi, bronzi e punte di lance.

Addosso al pregiudicato, inoltre, sono state trovate due polaroid che riproducevano due dei reperti, probabilmente i più preziosi della “collezione”.

188 i reperti sequestrati dai carabinieri, tutti di epoca etrusca, che saranno catalogati dalla Soprintendenza dei beni archeologici di Roma.

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