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| Giuseppe Parroncini |
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Tre numero perfetto. Non quando si tratta di candidature.
Per la terza volta di Giuseppe Parroncini in Regione, nel Partito democratico c'è chi mette la mani avanti.
Valutando deludenti le preferenze ottenute da due assessori regionali alle Europee, in zona Sposetti pensano a un avvicendamento. Ma il diretto interessato che ne pensa?
“Il partito – dice Giuseppe Parroncini – ha ottenuto al 25%, con il Pdl che arriva al 45% e a Viterbo supera il 51%. Con questi risultati il prossimo anno la Provincia è persa e non daremo certo un grosso contributo a Marrazzo. Visti i dati, non capisco tutta questa passione verso le preferenze e il proprio posizionamento interno. Qui di politica c'è veramente poco. Solo personalismi”.
Gualtieri e Marini, però, hanno ottenuto più voti rispetto a due assessori regionali. Ha un valore?
“Le preferenze – sottolinea il capogruppo Pd - non son un giudizio sul lavoro della Regione, che resta positivo. Costa e De Angelis hanno ottenuto un ottimo risultato.
C'è chi ha lavorato per le preferenze, io per portare voti al Pd. Qualcuno ha invertito l'ordine delle priorità.
Forzare il dato delle Europee è un grave errore. Sopratutto quando si vogliono trarre conclusioni rispetto ad altre scadenze. Al momento opportuno ci misureremo con il consenso conquistato in questi anni”.
Il terzo mandato di Parroncini è comunque messo in discussione.
“Che io non possa essere candidato per il terzo – precisa - lo farei dire ad altri. Non a chi ne ha fatti anche quattro.
Io sarò in campo confrontandomi con altri candidati, come già avvenuto nel 2000 e nel 2005. Ben venga una pluralità di candidature. Fortunatamente esistono le preferenze”.
