Riceviamo e pubblichiamo - Leggendo il comunicato del sindaco Marconi, viene spontaneo pensare al suo ruolo di consigliere comunale nella precedente legislatura. La sua presenza in consiglio, per quasi tutta la durata della legislatura, è stata limitata solo al tempo dedicato alle interrogazioni.
Il suo contributo è stato caratterizzato soltanto da uno scontro personalistico con l’allora sindaco Aquilani, probabilmente per non essere riuscito ad accettare democraticamente la sconfitta elettorale.
Il termine “latitanza”, pertanto, si addice perfettamente a Marconi, che ha dimostrato di non essere stato un bell’esempio di partecipazione ed interesse verso i problemi della collettività. La sua totale assenza dalla vita amministrativa del paese è stata, poi, ampiamente dimostrata dai suoi scarsi risultati elettorali. Non dimentichiamo che è diventato sindaco di certo non grazie ai suoi voti, per poi porre in atto il suo ribaltone e mettere al governo di Vetralla, con i voti del centro destra, la lista di centro sinistra che aveva perso le elezioni.
Un sindaco che ha tradito la volontà dei cittadini, che non rispetta le regole, che ha modificato lo statuto ed i regolamenti comunali ignorando le procedure previste dal Testo Unico degli Enti Locali, un sindaco che offende pesantemente i consiglieri comunali e che ha svilito il ruolo del Consiglio, con quale coraggio si permette di parlare di “dovere istituzionale”? Il rispetto bisogna meritarselo e le istituzioni bisogna saperle rappresentare ed onorare.
Siamo stati e saremo sempre presenti in Consiglio e per le ragioni riportate, abbiamo deciso di non partecipare alla discussione dei punti all’ordine del giorno che non abbiano seguito il percorso stabilito da leggi e regolamenti. La cittadinanza saprà quello che deve sapere tramite quotidiani ed altri mezzi di comunicazione di massa.
Se i manifesti non rispondono al vero, basta smentirli con valide ragioni e fatti concreti, ma sembra che, finora, l’Amministrazione Marconi, oltre a parlare di presunte supposizioni ed illazioni, non sia stata capace di tirar fuori il benché minimo argomento per difendersi, a parte naturalmente un continuo scarica barile nei confronti dell’Amministrazione precedente.
Giovanni Gidari
Consigliere comunale e Provinciale Pdl
