- Una partenza davvero in grande per Caffeina 2009.
La manifestazione, che fino al 17 luglio trasformerà San Pellegrino in una vera cittadella della cultura, aprirà infatti i battenti domani sera, a partire dalle 20.30.
Una serata intensa per dare il via al meglio a quello che, nelle intenzioni degli organizzatori Filippo Rossi e Andrea Baffo, dovrà essere un "frullatore di idee" e un "melting pot culturale".
"Sara soprattutto - dicono - una grande esperienza collettiva in cui cultura, letteratura e vita quotidiana si intrecceranno all'insegna dell'amicizia e delle curiosità".
Il "taglio del nastro" è previsto per le 20,30 con tutti i locali all'interno del "territorio" di Caffeina 2009, che offriranno un aperitivo ai primi visitatori. Si parte, quindi, con due personaggi di primo piano della letteratura e del giornalismo italiano.
Nel cortile di piazza San Carluccio ci sarà infatti - solo due giorni prima dell'assegnazione del premio Strega, di cui è finalista proprio con il suo ultimo romanzo - Antonio Scurati, che presenterà Il bambino che sognava la fine del mondo: una metafora del Male e dei media, tra cronaca, fiction e autobiografia.
In contemporanea, ma nell'altra location principale di Caffeina, piazza San Pellegrino, Enrico Mentana parlerà della sua Passionaccia da cronista, la "vocazione" per il giornalismo che lo accompagna da una vita.
Ma non è finita: nel frattempo, nel cortile del ristorante la Zaffera - che gli organizzatori ringraziano particolarmente - "Pausa Caffè": una parentesi di musica e parole per raccontare sette storie di sette donne d'Israele, tra lacerazioni e pacificazioni, tra l'orrore della Shoah e l'aspirazione alla libertà.
Da Ada Sereni a Tzpi Livni, per ognuna di loro un caffè diverso raccontato da Sarah Kaminski, docente di Ebraico moderno all'Università di Torino, e accompagnato dalla musica potente e cristallina della voce di Maria Teresa Milano.
Insomma, un bell'inizio. Ma Caffeina prevede, fra libri, mostre, teatro, musica, corsi e spettacoli per bambini, oltre 140 appuntamenti in tre settimane.
“Sono i libri che un uomo legge, quelli che lo accusano maggiormente”.
Lo diceva Victor Hugo, e ce lo ricorda, segnato al 14 luglio, l’agenda di Caffeina 2009. La manifestazione culturale, che da domani fino al 17 luglio, trasformerà il centro antico di Viterbo in una cittadella culturale, anzi in un “frullatore di idee”, quest’anno è diventata anche un diario.
L’agenda di Caffeina fa iniziare e finire l’anno a luglio, con l’arrivo dell’estate e regala, ogni giorno, un aforisma, una riflessione, la frase di un film o di una poesia. Sempre nel segno del la contaminazione, cifra distintiva della manifestazione.
È in nome di una sana “mescolanza“, infatti, che si leggono, giorno dopo giorno, le parole di Proust – “I veri paradisi sono i paradisi perduti – o quelle di Hanif Kureishi – “Ho paura della solitudine, e ho paura delle altre persone, e ho paura…” ; quelle di Yoko Ono (“La donna è il nero del mondo) o di Platone (“La verità non si confuta mai”).
Ci sono proverbi – “Chi mangia da solo si strozza”, come dicono a Napoli – e c’è il Crepuscolo degli dei di Nietzsche – “Senza musica la vita sarebbe un errore”, scriveva il filosofo .
C’è il Bar Sport di Stefano Benni (“Il poker si gioca in quattro, oppure in tre col morto, o anche meglio in tre col pollo”) e il sempreverde Oscar Wilde (una fra tante, “È sempre con le migliori intenzioni che si sono prodotte le opere peggiori”).
E se il 4 agosto Homer Simpson si chiede: “E se avessimo scelto la religione sbagliata? Ogni settimana faremmo solo diventare Dio più furioso”, il 25 Forrest Gump ci ricorda che “la vita è una scatola di cioccolatini, perché non sai mai quello che ti capita”.
