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Viterbo - Festa della Repubblica - Il discorso del prefetto Giacchetti
"Che i giovani crescano nella consapevolezza della costituzione"
Viterbo - 2 giugno 2009 - ore 17,45

- E’ iniziata stamani alle ore 9 la celebrazione della Festa della Repubblica alla quale hanno partecipato, a seguito di invito da parte del Prefetto Alessandro Giacchetti, alcuni studenti di Viterbo, Vitorchiano, Orte, Bassano Romano, Farnese e Barbarano, accompagnati oltre che dai docenti, dalle autorità dei rispettivi comuni.

Il Prefetto dopo aver salutato i presenti ha sentitamente ringraziato i giovani cittadini per aver dimostrato, con la loro presenza lo stretto rapporto con le istituzioni.

I giovani di oggi, ha aggiunto il Prefetto saranno i cittadini del nostro prossimo futuro ed è giusto che crescano nella consapevolezza dei valori trasmessi dalla nostra costituzione.

Hanno fatto seguito la lettura di alcune riflessioni sul significato della Festa della Repubblica da parte di uno studente di Viterbo (Merlani Giulio) e di una studentessa del Comune di Orte (Binzarra Cristina).

Alle ore 10 è giunta in Piazza del Plebiscito la Fanfara dei Bersaglieri accompagnati dalle associazioni combattentistiche per poi raggiungere, insieme alle autorità locali, Piazza del Sacrario dove ha avuto inizio la solenne cerimonia.

Si riporta integralmente il testo dell’intervento del Prefetto Alessandro Giacchetti:

Saluto le autorità civili, militari e religiose qui presenti.

Saluto i gonfaloni del comune e della provincia di Viterbo e degli altri comuni del territorio oggi presenti, i medaglieri ed i labari delle associazioni combattentistiche e d’arma.

Saluto le associazioni civili e di volontariato.

Un saluto a tutti i cittadini ed, in particolare, ai giovani e meno giovani, che ho incontrato poco fa in prefettura e che hanno voluto raggiungere in corteo, festoso ma rispettoso, questo luogo solenne.

Un grato saluto al battaglione di formazione ed a tutti coloro che, nelle varie responsabilità, si sono adoperati con impegno per l’organizzazione di questa cerimonia.

Questo 2 giugno, per la quarta volta, ho il privilegio di celebrare con voi la festa della Repubblica, di cui oggi ricorre il 63° compleanno.

La gioia della festa non puà non tener conto del terribile terremoto che ha da poco colpito le terre d’abruzzo.

Nessuno potrà dimenticare quel lunedì 6 aprile: ricordo le prime ore di quella mattina, quando fui avvertito del tragico cataclisma e del conseguente annullamento della prevista prima conferenza dei prefetti italiani, che doveva svolgersi in quella data alla presenza del capo dello stato.

Tuttavia lo stesso presidente napolitano ha avuto modo di sottolineare che, pur nella drammaticità dell’evento, da quella emergenza sono emersi inequivocabili segni di unità nazionale attorno a valori di democrazia e solidarietà, propri della nostra costituzione.

Con la riflessione di queste alte parole, ho l’onore di dare lettura del messaggio che il presidente della repubblica, capo dello stato e rappresentante dell’unità nazionale, ha voluto affidare ai prefetti, rappresentanti del governo nell’ambito delle rispettive provincie, affinché se ne rendano interpreti su tutto il territorio nazionale:

"Cari prefetti,

il tragico terremoto che ha colpito l’abruzzo non ha consentito lo svolgimento della vostra “1^ conferenza”.

Quel drammatico evento ha peraltro visto la comunità nazionale unita in uno straordinario slancio di solidarietà nei confronti di popolazioni che hanno dato prova di grande dignità e coraggio.

E' da auspicare che la difficile fase economica che il nostro paese sta vivendo, e che genera persistenti gravi difficoltà e molteplici inquietudini, venga affrontata con lo stesso spirito di forte coesione e di generosità.

E' affidato ai prefetti, anche attraverso le conferenze permanenti, il compito di seguire con sistematicità gli sviluppi di situazioni e fenomeni emergenti per individuare soluzioni condivise e per sviluppare tutte le necessarie sinergie istituzionali.

A tale attività di raccordo è da affiancare una assidua azione di mediazione al fine di prevenire situazioni di tensione sociale che possono generare pericolose turbative.

I prefetti, impegnati nell’assicurare adeguati livelli di sicurezza, quali condizioni per lo sviluppo economico e la crescita civile e sociale del territorio, debbono rappresentare un punto di riferimento per garantire i diritti fondamentali di tutte le persone presenti in Italia, soprattutto promuovendo iniziative a tutela delle fasce più deboli e favorendo la tempestività degli interventi, in un sistema caratterizzato da pluralismo istituzionale e sociale.

Particolare attenzione va, inoltre, rivolta al mondo delle imprese, per favorire un rapporto più agevole delle stesse con le amministrazioni pubbliche. In questa fase i ritardi, le disfunzioni organizzative e le sovrapposizioni di procedure costituiscono un peso intollerabile per le aziende e penalizzano la competitività del nostro sistema produttivo.

E' necessaria una puntuale attuazione delle norme volte alla semplificazione e razionalizzazione organizzativa dei rapporti tra amministrazioni ed imprese, anche attraverso un forte impulso all’attività degli sportelli unici per le attività produttive e per l’immigrazione.

Con questi sentimenti, a voi prefetti e a tutti coloro che con voi celebrano la festa della repubblica rivolgo il più intenso augurio".

Giorgio Napolitano

Cari cittadini,

vi prego, come per le passate ricorrenze, di unirvi a me in un deferente e caloroso applauso di ringraziamento al presidente napolitano per le alte valutazioni ed il pregnante augurio che ha voluto indirizzarci.

Dagli spunti di riflessione del presidente della repubblica colgo l’occasione per sottolineare che la nostra provincia è sempre stata, nelle sue diverse espressioni, esempio di una società forte e solidale, come dimostrato anche in occasione del terremoto in Abruzzo.

Tanto numerose, infatti, sono state le offerte di risorse, sia umane che materiali, da rendere opportuna, di intesa con il sindaco di Viterbo, il presidente della Provincia ed il direttore regionale della protezione civile, la convocazione in prefettura dei sindaci della provincia, per fornire alcune linee guida in ordine alle attivita’ di sostegno promosse da enti, associazioni e privati nei confronti delle popolazioni colpite dal terremoto.

Ed ulteriori iniziative sono in corso di definizione, quale ad esempio quella delle forze armate della provincia con il proposito di ospitare studenti delle scuole medie superiori abruzzesi, per consentire loro di conoscere il nostro territorio e, soprattutto, di godere di momenti di serenità.

Mi permetto poi di segnalare alcuni risultati conseguiti nel corso dell’anno, a testimonianza di una provincia, che attraverso le sue istituzioni si dimostra sempre attenta e pronta ad affrontare anche situazioni di criticità.

In ordine alla prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro è sempre attivo il protocollo operativo, nato in adesione all’appello lanciato più volte dal presidente della repubblica, per una maggiore tutela del lavoratore e per contrastare il lavoro irregolare e gli infortuni sul lavoro.

In tema di ordine e sicurezza pubblica, nel rinnovare un sentito apprezzamento alle forze di polizia della provincia per il loro costante ed efficace impegno, desidero sottolineare come una particolare attenzione preventiva sia stata rivolta al mondo giovanile ed ai suoi disagi, di carattere sia psicofisico che sociale.

La difficile congiuntura economica ha coinvolto anche la nostra provincia, caratterizzata non solo da un tessuto produttivo composto prevalentemente da piccole imprese, di cui buona parte operanti nell’agricoltura, ma anche dalla presenza sul territorio del polo industriale ceramico di civita castellana; questo, con il settore delle costruzioni, e’ stato particolarmente sensibile alla crisi internazionale.

Anche per questo numerosi sono stati in prefettura i tentativi di conciliazione volti a raffreddare nascenti contrasti tra aziende e lavoratori dipendenti.

Nell’ambito delle iniziative anticrisi, potra’ costituire un utile riferimento l’istituzione anche nella nostra prefettura di una sezione provinciale dello speciale osservatorio sul credito, previsto da una recente normativa, con il compito di monitorare l’andamento dei flussi del credito sul territorio, di analizzare le problematiche relative e di proporre soluzioni da applicare a livello locale.

Importante, anche relativamente ai riflessi economici e produttivi, lo stato della pubblica amministrazione locale, che sta compiendo indubbi progressi sul fronte della cooperazione istituzionale, della digitalizzazione e della semplificazione nei rapporti con il cittadino e le imprese.

Ricordo a titolo esemplificativo il percorso comune che la camera di commercio e la prefettura hanno intrapreso per favorire la semplificazione e l’accessibilità ai servizi, organizzando una serie di attività per rendere maggiormente fruibili dai cittadini e dalle imprese i servizi pubblici, anche per via telematica.

Il Presidente della Repubblica ha fatto cenno anche all’importante strumento della conferenza permanente, organo collegiale che consente al prefetto di coordinare l’attivita’ degli uffici periferici dello stato con le autonomie locali nel rispetto del principio di leale collaborazione, al fine di ottenere una migliore efficienza, economicità ed efficacia dell’azione pubblica; sono particolarmente compiaciuto di sottolineare che, in tale ottica, si sono svolte numerose iniziative, molte delle quali rivolte alle fasce sociali più deboli (minori, donne, anziani, disabili ed immigrati).

La collaborazione e le sinergie in ambito provinciale trovano un luogo di sintesi oltre che nella conferenza permanente anche in altri organismi istituiti presso la prefettura, quali lo sportello unico per l’immigrazione ed il consiglio territoriale per l’immigrazione: sedi dove trovano soluzione le problematiche inerenti soprattutto l’ integrazione degli stranieri; in questo contesto sono stati firmati protocolli di intesa con questura, inps ed associazioni datoriali e sindacali, al fine di intraprendere idonee iniziative di semplificazione procedurale e di miglioramento della qualità dei servizi. ricordo anche il recente protocollo con la provincia di viterbo, per l’attività di mediazione interculturale in favore degli stranieri della provincia.

Autorita’, cari cittadini, abbiamo iniziato questa cerimonia con due atti altamente simbolici, celebrativi dei valori democratici e repubblicani: l’alzabandiera del nostro tricolore e l’omaggio ai caduti per la patria: e cioe’ il riconoscimento deferente della nostra patria e del passato eroico che ad essa ha dato vita.

In coerenza con la funzione di garanzia della coesione sociale, territoriale ed istituzionale, affidatami dallo stato, assicuro il massimo impegno nella tutela di tali valori e nel perseguimento delle finalita’ unitarie indicate dal presidente della repubblica, indispensabili anche per le riforme necessarie al paese ed al suo sviluppo, nel rispetto dei diversi ruoli istituzionali, nel libero e civile confronto tra le diverse opinioni.

In ossequio alle esortazioni presidenziali, dovra’ essere questa la linea ispiratrice di tutta l’azione civile e pubblica, nella quale mi auguro di avere come buoni compagni di viaggio le istituzioni, pubbliche e private, ed i singoli cittadini, tutti insieme animati dallo stesso spirito di solidale e sincera coesione per il bene della nostra patria.

W la Repubblica! W l’Italia!

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