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Accolti i ricorsi della Uil al Tribunale di Viterbo
Scatti di stipendio anche per i precari della scuola
di Stefania Moretti
Viterbo - 30 giugno 2009 - ore 15,00

Tonino Longo, segretario Uil Scuola Viterbo
Massimo Pistilli, avvocato
- Progressione economica anche per i docenti a tempo determinato.

Una nuova era per i professori precari e il personale Ata. Da oggi anche loro, come i docenti di ruolo, avranno diritto alla progressione economica.

Lo hanno spiegato questa mattina, in conferenza stampa, Tonino Longo, segretario generale della Uil scuola Viterbo, e l'avvocato Massimo Pistilli.

“Mentre i docenti di ruolo – dichiara Longo – hanno diritto a dei periodici aumenti di stipendio, al personale precario della scuola con contratto a tempo determinato questa possibilità viene negata. Perciò abbiamo presentato cinque ricorsi al Tribunale di Viterbo e il giudice Mauro Ianigro li ha accolti”.

Lo scorso 20 giugno i cinque decreti ingiuntivi emessi dal giudice Ianigro hanno accordato la progressione economica anche ai precari della scuola. Ai quali saranno pagati gli scatti di stipendio che, finora, non avevano mai ricevuto.

“Le direttive comunitarie – dice l'avvocato Pistilli – prevedono che non ci possano essere discriminazioni nel trattamento retributivo dei dipendenti a contratto determinato e indeterminato. Un caso del genere era stato sollevato anche in Spagna e il giudice aveva dato ragione ai precari. Sulla base della sentenza spagnola, abbiamo presentato i ricorsi e sono stati accolti”.

Una vittoria per la Uil e per i ricorrenti assistiti dal sindacato. La seconda nel giro di tre giorni.
Il 17 giugno, infatti, un'altra sentenza emessa dal giudice Ianigro aveva condannato il ministero a risarcire 63 docenti e personale Ata ai quali era stato reiterato il contratto a termine.

“Una situazione inaccettabile – afferma l'avvocato Pistilli -. Perché il contratto a termine può essere un'esigenza transitoria. Ma non se ne può abusare”.

Per ora i ricorsi sono solo cinque. Ma i lavoratori sono ancora in tempo per presentarli.

“Basta venire qui in sede da noi – spiega Longo - e avvieremo le dovute procedure. Con questi ricorsi abbiamo creato le premesse per la formalizzazione delle nomine di ruolo. Ci teniamo molto, perché stiamo parlando di esigenze reali, continuative. Il nostro obiettivo è la serenità dei lavoratori. E quelli del comparto scuola, il più vasto in assoluto, sono circa 5mila. Il problema coinvolge, quindi migliaia di famiglie”.

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