Riceviamo e pubblichiamo -
A tre anni dal suo insediamento, il sindaco Giovannini vorrebbe far credere che la colpa di tutto quello che sta combinando e delle condizioni in cui si ritrova Vallerano, sia dei consiglieri dell’opposizione.
Sul punto della piscina comunale abbiamo deciso di uscire dal consiglio come gesto di protesta, perché, prima di tutto, il sindaco deve imparare a rispettare i rappresentanti della minoranza, li deve far parlare e non li deve interrompere continuamente, perché riteniamo che l’intera vicenda è stata e continua a essere gestita male, a partire dal fatto che il sindaco non è stato in grado di far rispettare gli impegni al gestore, perché aveva detto che “non dovevano esserci oneri per i cittadini” (delibera Consiglio 53/2005).
Molte cose non sono ancora chiare, come i 21mila 228 euro che il Comune deve ancora avere, perché il Comune, da anni, consente al gestore di non pagare canone e bollette.
Ci sembra strano che ora spuntano 130mila euro, da un bilancio in cui non ci sono mai soldi per una tettoia per i bambini della scuola materna. Alla fine rimane un fatto: il mutuo di 130mila euro lo stanno già pagando e lo pagheranno i valleranesi per 15 anni.
La vicenda della piscina è solo una delle tante che ha svelato l’incapacità amministrativa e il modo di fare, peraltro già noto alla maggioranza dei cittadini, dell’attuale sindaco.
Ormai è evidente che al sindaco dà fastidio la presenza, in consiglio e in paese, di una “giovane” minoranza che fa il suo dovere, che si è sempre assunta le proprie responsabilità e che, sollevando il problema, chiedendo conti e documenti, ha mandato all’aria i suoi progetti.
Questa vicenda ha mostrato, ancora una volta, un sindaco arrogante e nervoso, mai entrato in sintonia con i valleranesi che erano e continuano a essere diffidenti nei suoi confronti.
Noi riteniamo che Vallerano meriti di più di tutto questo: delle solite operazioni sulle spalle dei cittadini, dei continui cambi di posizione (vedi Talete), dei soliti errori.
Noi non abbiamo bisogno di mettere in cattiva luce proprio nessuno perché, questa cosa, l’amministrazione comunale la fa molto bene da sé.
Alessandro Gregori
Aroldo Mastrogregori
Marco Paolocci
Orfeo Potenza
Consiglieri comunali
