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Viterbo - Sport - Lettera aperta del presidente della Barco Murialdina a Marini
"Sindaco, sospendi quel bando"
Viterbo - 3 giugno 2009 - ore 19,35

Riceviamo e pubblichiamo - Il Comune di Viterbo ha già fatto scadere il 30 maggio il termine per il rilascio del nulla osta per l’utilizzo degli impianti sportivi per la partecipazione ai campionati 2009-2010 (da noi tempestivamente richiesto).

Ciò ha comportato che, nel rispetto delle normative federali richieste, tutte le società sportive di Viterbo e frazioni sono state poste nelle condizioni di non poter ottemperare ad una regola federale perentoria e dunque potrebbero essere escluse dai campionati di loro competenza.

Solo ora si viene a conoscenza della pubblicazione del bando di gara per l’affidamento in gestione degli impianti comunali e del suo contenuto normativo, ma soprattutto economico, oltremodo oneroso e non sopportabile dalle società sportive, sia nel merito che per i tempi restrittivi consentiti per aderirvi (entro il 19/6 p.v.).

La gara d’appalto infatti è strutturata come se gli attori che dovessero aderirvi fossero delle imprese commerciali strutturate con fini di lucro a cui si chiede tutta una serie di adempimenti economici, burocratici e di responsabilità che le nostre società sportive dilettantistiche senza fini di lucro non possiedono.

Adempimenti economici: viene richiesto a ogni società un impegno finanziario da affrontare nel primo biennio per opere edili di miglioria di importo superiore ai 50.000 euro (minimo 30.000 euro di lavori + iva e oneri di progettazione e collaudo professionali). Non solo… tutte le spese di straordinaria manutenzione, finora a carico dell’Ente proprietario, vengono accollate alle società gestrici.

Tali maggiori costi finiranno per essere necessariamente girati sugli utenti finali degli impianti e dunque sulle famiglie e sui loro figli con grave aggravio delle quote annuali per i corsi della scuola calcio.

Adempimenti burocratici e di responsabilità:

l’obbligo di nominare un responsabile dell’impianto reperibile “a tempo pieno” anche nei periodi in cui l’attività è sospesa non è compatibile con l’utilizzo (come finora è stato) di operatori volontari, soci delle società gestrici, che gratuitamente prestano la loro meritoria opera. Ciò comporterebbe la necessità di assumere personale qualificato a tempo pieno con aggravio notevole di costi e con ritorno inferiore in termini di efficienza.

Finora il Comune ai fini della garanzia di una sana amministrazione delle società gestrici si limitava a richiedere una dichiarazione di responsabilità e di conformità; adesso, con il bando, il Comune può esercitare azioni di verifica e controllo dirette sui registri di contabilità burocratica, amministrativa, previdenziale e fiscale (la cui responsabilità rimane comunque a carico delle società affidatarie) sostituendosi così agli organi istituzionali all’uopo preposti.

Se questo bando “capestro” non viene sospeso la nostra società sportiva con 25 anni di attività perseguita senza fini di lucro e orientata a favore di migliaia di giovani viterbesi (oggi circa 300 famiglie) sarà condannata a morire.

Infatti le regole “vessatorie” del bando ci pongono nelle condizioni di non potervi aderire, ma anche se lo facessimo rischieremmo di essere perdenti.

Una bella ricompensa dell’Amministrazione Comunale verso chi ha operato nel sociale accollandosi nell’ultimo anno di gestione un debito di 11.750 euro per l’inadempienza del Comune di Viterbo che non ha corrisposto il contributo annuale, pur essendosi impegnato a farlo!

Il bando infatti per come è strutturato e per l’estensione alla partecipazione anche ai “raggruppamenti” consente ad associazioni e soggetti imprenditori forse “amici degli amici” economicamente potenti di avere facilmente la meglio su chi come noi non può contare né in amicizie influenti né su tale potenza economica.

Esistono infatti soggetti “amici degli amici” forse anche interni alla Amministrazione Comunale in evidente conflitto di interessi, per la loro nota vicinanza, non solo istituzionale, ad alcune realtà sportive della città.

Tali soggetti hanno sicuramente conosciuto da tempo il contenuto economico e normativo del Bando di gara acquisendo dunque un innegabile vantaggio su tutti i potenziali altri aspiranti con danno per tutte le società sportive, come la nostra, che da anni gestiscono meritoriamente gli impianti e che hanno conosciuto il bando di gara solamente da 2 giorni.

Il bando infatti prevede come aggravanti mirate a nostro svantaggio le seguenti condizioni difformi dal regolamento approvato in commissione:

1.il mancato ripristino e la non concessione del contributo sociale, più volte garantito da assessori e consiglieri del Comune di Viterbo (art. 14 e punto 5 dell’allegato A);

2.l’assegnazione della gestione è garantita solo “all’offerta economicamente più vantaggiosa”, senza tenere conto di altri parametri a noi favorevoli che nel bando sono completamente scomparsi o a cui vengono attribuiti pesi non adeguati.

Incomprensibilmente nel bando sono scomparse tutte le condizioni speciali di priorità (già previste nel primo regolamento consigliare) che garantivano l’affidamento diretto a trattativa privata alle attuali società gestrici degli impianti che hanno operato preminentemente per i giovani, con tradizione e radicamento sociale nel quartiere, con maggiore affiliazione Figc – Coni, con il maggior numero di tesserati e che hanno apportato migliorie considerevoli.

E’ paradossale che ci si impone oggi, con il bando, un impegno economico di spesa di decine di migliaia di euro mentre noi abbiamo già apportato negli anni migliorie al campo sportivo del Barco per questi importi con le opere sotto elencate:

a.impianto di mini basket e mini volley;
b.impianto fisso per “gioco di testa”;
c.campetto in erba naturale riservato ai primi calci con messa a sicurezza dei montanti in ferro a recinzione;
d.realizzazione di un secondo pozzo con pompa e rete di adduzione acqua alla cisterna per metri 120;
e.rete verticale al campo per innaffiamento a scomparsa e centralina a orologeria, e carrello mobile;
f.nuovi vasi di espansione e pompa caldaia acqua calda;
g.nuova pavimentazione in gres per mq. 40 davanti agli spogliatoi e direzione uffici;
h.baracca metallica magazzino;
i.nuovo ufficio segreteria e impianto di climatizzazione uffici;
j.nuova canalizzazione acqua di scolo lato campo panchine;

Tutto ciò non viene tenuto in nessun conto e considerazione!!!

Rivolgiamo dunque un appello a tutti, in modo particolare agli amministratori del Comune di Viterbo, per fare prevalere, su ogni altro eventuale interesse, il buon senso e la saggezza.

Si sospenda immediatamente il bando di gara.

Si provveda da subito a prorogare per un altro anno la gestione, alle stesse condizioni già date, per il gestore attuale.

Si rifletta attentamente sulla complessità della materia e si riporti serenità nelle società sportive, che lo meritano.

Si consultino le società sportive nel merito dei problemi chiamandole alla partecipazione.

L’augurio che vogliamo rivolgere agli amministratori del Comune di Viterbo (conoscendone di persona l’equilibrio, l’onestà intellettuale e la saggezza) è quello di far prevalere, nella loro mente e nel loro cuore, soprattutto il bene dello sport improntato al sociale e al non profit, anziché l’affidamento dello sport viterbese nelle mani di soggetti imprenditoriali che si contraddistinguono, il più delle volte, per essere orientati al profitto più che al bene comune dei giovani.

Sergio Pollastrelli
Presidente Barco Murialdina

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