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Viterbo - Il 6 giugno alla Domus di Bagnaia
Gli angiologi di tutto il Lazio si confrontano a Viterbo
Viterbo - 4 giugno 2009 - ore 16,15

- Sabato 6 giugno, alla Domus La Quercia di Bagnaia, si svolgerà il XIV Congresso regionale della sezione Lazio della Società Italiana di Angiologia e Patologia Vascolare (Siapav).

Il convegno sarà aperto dal direttore generale dell’Ausl di Viterbo, Giuseppe Aloisio, dal direttore sanitario, Alessandro Compagnoni e dal direttore sanitario dell’ospedale Belcolle, Giuseppe Cimarello.

La finalità dell’iniziativa è fare il punto sulle nuove tendenze in chirurgia vascolare e in farmacoterapia, non solo in termini di efficacia, ma anche di economia sanitaria, fattore con il quale ci si deve quotidianamente confrontare.

Il presidente della sezione Lazio della Siapav è Alessandro Apollonio, direttore dell’unità operativa di Angiologia di Belcolle, che ha invitato alcuni tra i più illustri angiologi italiani a confrontarsi, tra loro e con i medici di famiglia della provincia, in un aperto dibattito su temi vascolari emergenti e ancora controversi.

Per quanto concerne la chirurgia vascolare, si discuterà sull’efficacia e la sicurezza della one-day surgery e sulle tecniche endovascolari mini-invasive, sia a livello arterioso che venoso.

“Alcune di queste procedure, molto gradite al paziente, - spiega Alessandro Apollonio - hanno però indicazioni precise, mentre altre non sembrano presentare vantaggi apprezzabili rispetto alle tecniche più tradizionali. Dal confronto con i migliori specialisti del settore, si auspica possa emergere un codice comportamentale ottimale che coniughi l’avanguardia tecnologica con gli interessi degli utenti. Sul fronte medico, inoltre, sarà fatto un update sulle nuove terapie farmacologiche nelle malattie vascolari più diffuse, quali l’arteriosclerosi e la trombosi venosa”.

Un capitolo, particolarmente interessante, sarà riservato alla medicina sperimentale presentata dagli stessi giovani ricercatori, mentre un piccolo ma importante spazio è stato dedicato a patologie poco o mal valutate dai medici, ma molto coinvolgenti per i pazienti, come il linfedema post-mastectomia ed il varicocele.

Infine, considerando la necessità d’integrazione ospedale-territorio, e le numerose criticità a essa connesse, al termine del congresso si svilupperà un ampio dibattito con la partecipazione di specialisti vascolari e medici di medicina generale sulle problematiche aperte (accessibilità, liste di attesa, follow up, prescrizioni etc.) al fine di razionalizzare la linea d’intervento, creando uno stretto rapporto nei due sensi tra gli ambulatori vascolari e il territorio in un percorso, ben definito e funzionale, per il cittadino.

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