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Tuscania - Tre giorni di studio a partire dal 17 giugno
"Canto, arti marziali, motions"
Viterbo - 4 giugno 2009 - ore 20,05

-"Canto, Arti Marziali, Motions ", 17, 18, 19 giugno 2009 al Supercinema di Tuscania dalle 10,00 alle 13,00 e dalle 15,30 alle 19,30.

Sessione di lavoro su tecniche vocali e psico-fisiche provenienti da antiche discipline dell’India e da tecniche elaborate da J. Grotowski nel Teatro delle Sorgenti. Il laboratorio è guidato da Abani Biswas in collaborazione con:

-un maestro di Canto Dhrupada accompagnato da un percussionista.
-tre maestri dell’arte marziale Kalaripayattu.
-un musicista Baul.,

La Ricerca delle Sorgenti è un progetto di pratica teatrale, di ricerca e preservazione di alcune fra le più antiche discipline dell’India, è diretto a professionisti del teatro, ad insegnanti e studenti di arti performative, a pedagoghi.

“Noba Arunà – La nuova luce” propone l’incontro e la pratica di alcune tecniche basilari provenienti da antiche discipline e dalle più innovatrici esperienze artistiche a noi contemporanee.

Abani Biswas, uno degli allievi di Grotowski più vicini al maestro, dirige un centro teatrale (Theatre House) in West Bengal, India, dove approfondisce i principi e le tecniche della tradizione induista secondo il metodo trasmessogli da Grotowski. Guiderà i partecipanti nella sperimentazione delle tecniche psicofisiche del risveglio interiore, nell’osservazione del respiro e dei propri processi mentali, nel mantenimento e ampliamento della concentrazione, nello scoprire gli effetti della musica sulle proprie emozioni.

Si propone un’attività giornaliera di 6 ore. Il lavoro fisico, molto energetico ed intenso, propone la pratica delle seguenti azioni:

Motions
Un’azione collettiva messa a punto da Grotowski durante il Teatro delle Sorgenti, consiste in una serie di posizioni-stiramento della spina dorsale, in direzione dei quattro punti cardinali, dello Zenit e del Nadir. Il flusso mentale meccanico viene rallentato dando luogo ad una percezione più ampia e spaziale. Una forma di “Meditazione Attiva”.

Canto Dhrupada
Nella musica classica indiana, i Raga sono le numerose forme musicali che esprimono le emozioni, gli stati mentali, il ritmo della natura e le attività dell’uomo in connessione con il trascorrere del giorno e della notte.

La scala musicale indiana è basata sulle diverse armonie presenti nel mondo naturale, ad esempio il canto degli uccelli, e include, infatti, una serie di microtoni tipici delle sonorità della natura. Nella scala musicale occidentale,invece, l’armonia è data dall’aver fissato una precisa scala frequenza per ogni tono.

Nel canto Dhrupada la voce è usata come uno strumento. Guidati dal maestro si praticano: il Bhairavi Sangeet (L’unione dei canti all’alba), il Raga Bagswari (La melodia delle parole di sera), il Miyaki Mallhar (Il Monsone di sera), Hanbir (La festa notturna).

La respirazione
Un’azione elaborata da Abani durante il Teatro delle Sorgenti, centrata sull’osservazione del respiro. Una parte si svolge nell’immobilità del corpo. Partendo dal respiro, che è strettamente legato al nostro corpo, l’osservazione passa alla sfera mentale.

Il Kalaripayattu
Con tre maestri si praticano le “Forme di Saluto” di quest’arte marziale. L’intento è di sviluppare la capacità del nostro processo di apprendimento e di risvegliare la “memoria del corpo”.

Il Marma
Un’azione elaborata da Abani in collaborazione con tutti gli artisti di Milòn Mèla. Si lavora usando piccoli bastoni sottili e la voce. I movimenti esprimono il rispetto per gli altri e per il luogo e s’ indirizzano ad alcuni dei “centri vitali” del corpo. Il Marma è la conoscenza dei centri energetici ed una terapia della medicina Ayurveda sviluppata dai maestri di Kalaripayattu nel corso dei secoli.

I Bastoni
Guidati dai maestri di Kalaripayattu, s’impara a maneggiare e a far girare lunghi bastoni di Bambù, praticando le posizioni ed i movimenti di base della Danza del Fuoco.

La musica Baul
Il musicista Baul effettuerà dimostrazioni delle proprie tecniche di musica e canto. La sua musica ci accompagnerà durante la pratica delle arti marziali e del Marma.

Le discipline

Il Canto Dhrupada
La parola dhrupada è la forma Hindi del Sanscrito dhruvapada, che vuol dire “struttura di sillabe”, è un genere vocale di musica religiosa, diffuso soprattutto nel Nord del’India, che ebbe la sua massima diffusione nel XVI e XVII secolo.

Come molti altri antichi generi musicali, nel corso del tempo esso cadde in oblio ed oggi è poco praticato. Le sue composizioni presentano temi devozionali, eroici ed erotici e molto spesso sono elogi a divinità e principi. Nella tradizione il canto era accompagnato da un tamburo a due membrane, il Pakhavaja, e da uno strumento a quattro corde, la Vina. Oggi si usano soprattutto le Tabla.

Il Kalaripayattu
Il Kalaripayattu è una delle più antiche arti marziali dell'India, è originaria del Kerala e si ritiene che sia la madre di tutte le discipline artistiche del sud dell'India. E' un'arte dravidica, appartenente alle popolazioni e alle tradizioni autoctone di quell’area.

Nei combattimenti vengono usati bastoni, coltelli, spade, scudi ed altri tipi di armi. Nel corso dei secoli, insieme alle tecniche di combattimento, è stato sviluppato il Marma: lo studio dei 108 centri energetici e vitali del corpo umano.

Tali punti sono di una potenza eccezionale, la loro conoscenza (posseduta ormai da pochissimo maestri), permette di bloccare o sbloccare muscoli e articolazioni, e può essere impiegata tanto per curare e guarire, quanto per ferire e uccidere.

I Baul del Bengala.
I Baul provengono da una comunità di cantori mistici vaganti che risale al Medioevo indiano. Sono gli unici in India, pure essendo induisti, a non riconoscere il sistema delle caste, professano l'eguaglianza di tutte le fedi e religioni sostenendo che la divinità è racchiusa nel cuore di ogni uomo.

I Baul sono stati riscoperti da Rabindranath Tagore, uno dei più grandi poeti indiani contemporanei, che ha riconosciuto nei loro testi un vertice letterario della civiltà indiana.

Per i Baul l'arte e le tecniche creative sono diventate uno stile di vita e si accompagnano alla ricerca interiore. Oggi, tuttavia, l'aspetto artistico-performativo è prevalente.

I Baul suonano strumenti tipici preparati da loro stessi e sono maestri dell'improvvisazione; è lo stare nella musica, la gioia di essere presenti e vivi attraverso di essa che li fa essere "Baul", "I Folli di Dio".

N. partecipanti: fino a 25 persone

Il costo del laboratorio è di 90€ per i tre giorni.
Per info e prenotazioni 368/3750512.

Date: 17, 18, 19 giugno 2009 – Supercinema di Tuscania
Dalle 10 alle 13 e dalle 15,30 alle 19,30

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