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Tarquinia - "Vogliamo capire quali sono i criteri di valutazione"
Bandiere blu, Mazzola scrive a Legambiente
Viterbo - 6 giugno 2009 - ore 13,00

- Il sindaco di Tarquinia Mauro Mazzola torna a difendere il territorio e scrive a Legambiente, chiedendo un incontro per capire quali sono stati i criteri adottati per l’assegnazione delle bandiere blu. «Abbiamo appreso con costernazione dalla stampa che la città di Tarquinia ha ottenuto due vele rispetto alle tre del 2008.

Ciò ci ha lasciato perplessi, per questo motivo ci siamo presi la briga di verificare i dieci criteri utilizzati per l’attribuzione dei valori e abbiamo cercato di analizzarli con metodi meno scientifici ma certo, lasciatecelo dire, con una conoscenza della realtà locale senz’altro più profonda. Dimensione che negli ultimi mesi era andata migliorando in vari campi e che ci faceva ben sperare addirittura in una ‘promozione’.

Al primo punto riteniamo di avere avuto un miglioramento: non c’è stata espansione edilizia; abbiamo investito molto negli arredi urbani e nel sottrarre al degrado diverse zone di Tarquinia adibendole a verde pubblico e collocando attrezzature sportive. Anche la zona naturalistica delle Saline è stata oggetto di iniziative di recupero e si è provveduto a trasformare in area pedonale la strada di accesso.

Tarquinia Lido è stato oggetto di particolare attenzione attraverso il rifacimento dell’acquedotto e dell’illuminazione del lungomare. Lo stato delle aree costiere non può avere subito modifiche rispetto all’anno precedente perché non c’è stata edificazione. Inutile rammentare che, oltre alla suddetta area naturalistica delle Saline, ci sono vari chilometri di zona di costa non edificata nelle località San Giorgio, dove l’Amministrazione in collaborazione con le forze dell’ordine ha intrapreso una dura lotta per contrastare l’abusivismo edilizio, e Pian di Spille fino al confine con il limitrofo comune di Montalto di Castro. Per quanto attiene la mobilità, i numeri di afflusso sono praticamente invariati. Lo stesso vale per il fattore energia.

Per l’acqua e la depurazione abbiamo sollecitato la Provincia di Viterbo e gli altri enti preposti al controllo dei fattori inquinanti, per verificare lo stato delle acque del fiume Marta. Inoltre, abbiamo effettuato lavori di ristrutturazione dell’impianto di sollevamento del fosso di scolo dei Giardini. È notizia recente il rientro delle acque nei parametri di legge e il relativo ripristino della balneabilità come da comunicazione della Regione Lazio a seguito delle analisi effettuate dall’Arpa. In precedenza abbiamo provveduto a rifare la stazione di pompaggio in località Vallegata per i liquami della Zona Artigianale e Commerciale.

Il tema rifiuti ha subito un notevole miglioramento passando dal 5% al 25% di raccolta differenziata certificata, grazie anche alla raccolta porta a porta per le utenze commerciali e artigianali. Prosegue, con riguardo alle iniziative per la sostenibilità, la gestione dei siti di interesse naturalistico e culturale con riferimento alle Saline e, alle Tombe Etrusche, patrimonio dell’Unesco, oggetto negli ultimi tempi di iniziative di vario genere tra cui la creazione di una Fondazione, per lo sviluppo e la promozione dell’area etrusca. Per le produzioni tipiche di qualità si è dato vita a una Festa del vino e a quella del gusto.

I prelievi e le analisi delle acque marine effettuati dall’Arpa Lazio, ci danno notizia del deciso miglioramento rispetto all’anno scorso. Tarquinia ha un ospedale dotato di un pronto soccorso efficiente. Un presidio medico viene istallato al Lido ogni estate, così come uno della Protezione Civile, che ha a disposizione un gommone per garantire la sicurezza a mare, e una dei Vigili del Fuoco che hanno la possibilità di intervenire, in modo ancora più rapido, con una moto d’acqua. Inoltre, è stato attivato un distaccamento fisso della Guardia Costiera. Per quanto attiene le strutture sociali, una parte dello stabilimento balneare comunale viene riservato, a costo zero, ai portatori di handicap del Centro Socio Riabilitativo Capotorti.

Mi pare evidente che questa relazione non possa essere esaustiva, ma vuole evidenziare come gli aspetti da tenere presenti siano numerosi e spesso poco evidenti. Chiediamo, quindi, un incontro con un rappresentante di Legambiente per avere un confronto diretto e aperto, che ci permetta di capire il motivo dell’attribuzione di una vela in meno rispetto allo scorso anno».

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