Riceviamo e pubblichiamo
- Trenitalia ieri ha incontrato il Comitato pendolari Roma-Firenze e sembra concretamente prospettare, per il prossimo futuro, che i treni Regionali, ma anche gli Intercity non percorreranno più la Direttissima.
La percorrenza in Direttissima, secondo Trenitalia, segue una logica economica e di utilizzo. Oltre a un pedaggio molto elevato la linea veloce può essere percorsa solo da treni con determinate caratteristiche, da treni che possano raggiungere stabilmente determinate velocità e che non sono né i Regionali e neanche gli Intercity.
Far entrare questi treni in Direttissima - sempre secondo Trenitalia - sarebbe come permettere a lenti camion di percorrere la corsia veloce dell'autostrada: bloccherebbero i convogli AV.
Ma se le Regioni comprassero da Rfi tracce in Direttissima?
Trenitalia risponde che c'è una logica di utilizzo per questa linea per cui se questa grande opera infrastrutturale è pensata per ospitare l'AV non può essere utilizzata per finalità diverse (ad es. il trasporto pendolare). Se dovesse essere finalizzata ad altro utilizzo sarà necessario cambiare le scelte strategiche e politiche: non dipende da Trenitalia, ma dal Governo.
Ma i pendolari - chiede Trenitalia - non potrebbero accontentarsi di treni con frequenza maggiore seppur in linea lenta?
La risposta unanime dei pendolari è: No!
Anche pochi treni, ma in fasce orarie compatibili con il lavoro e che non impieghino 2 ore e mezza per fare 100 km.
Comitato pendolari Roma-Firenze