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Viterbo- Ieri i funerali - Fotocronaca
La città abbraccia Francesco
Viterbo - 7 giugno 2009 - ore 2,00

Le immagini del funerale
Un gruppo di amici ricorda Francesco
I genitori di Francesco
- "Grazie per la ricchezza che ci hai donato nell'essere stato meravigliosamente te stesso".

Sono le parole di Rossella, amica da sempre di Francesco Federici, il 28enne di Viterbo, morto nella notte di giovedì scorso a Torino, dopo uno scontro con la sua moto.

Un funerale straziante. Perché ai piedi dell'altare, chiuso in nella bara di legno, c'è un ragazzo, nel fiore dell'età. Un ragazzo a cui è stata rubata la vita. I sogni.

Il parroco don Elio, che ha officiato la messa, ha detto parole di conforto per i genitori, in lacrime per questa morte assurda.

"Francesco è qui, non è scomparso, né svanito nel nulla. La morte può essere vista come un tramonto, che precede la notte, ma anche l'alba, la rinascita". Il sacerdote ha così iniziato cercando di trovare le parole giuste, per dare un po' di conforto all'inconsolabile dolore dei genitori, Enrico e Antonella e della sorella Federica.

E' stata, poi, la volta degli amici. Non uno, ma tutto il gruppo degli "amici storici", che è salito sull'altare per stringersi intorno alla bara del ragazzo, per stargli più vicino, forse con la speranza, che tra di loro potessero scorgere i suoi occhi o almeno, il suo sorriso.

Un sorriso che, dalle parole di Rossella, la sua migliore amica, era il tratto distintivo di Francesco, la sua caratteristica principale, insieme a quell'abbraccio "così grande, che ti proponeva e che ti avvolgeva, già prima di avvicinarsi".

La musica, la canzone preferita "What's up" e quella per "rimorchiare", "Baby I want you", i "Grisbì", la voce di topo Gigio. Questo era Francesco.

Il ricordo degli amici ha fatto rivivere le emozioni che Francesco suscitava.

"Ti dedichiamo i nostri sogni. Le nostre speranze. I nostri progetti. La nostra vita. Una vita che condurremo anche nel tuo nome", ha detto Rossella.

La celebrazione è stata officiata da don Elio, insieme al cappellano militare, don Salvatore. Al funerale ieri pomeriggio c'erano oltre 700 persone tra parenti e amici, che si sono stretti intorno alla famiglia.

Presente anche una parte dell'amministrazione comunale, tra cui il sindaco Marini e vari assessori.


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