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| Il sindaco di Viterbo Giulio Marini |
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Riceviamo e pubblichiamo - Leggo da qualche giorno le dichiarazioni di malumore da parte di rappresentanti delle società sportive riguardo al bando per la gestione degli impianti, pubblicato come noto dal Comune alcuni giorni fa.
In particolare, mi sono soffermato su quanto dichiara il presidente Pollastrelli, non senza restare stupito.
Le “società amiche del sindaco”? Gli “amici degli amici”?
Forse il presidente interpreta l'azione comunale secondo il proprio modo di agire, non certo identificabile con il mio.
E' tuttavia necessario chiarire che le società a cui allude Pollastrelli operano da decenni su campi presi in affitto, e regolarmente pagati, ma soprattutto non hanno la minima intenzione di partecipare al bando comunale in questione.
Le “società amiche” del sindaco, caro presidente, sono riuscite a sopravvivere e a crescere sostenendo non solo l'affitto dei campi, ma tutte le spese e i pagamenti che Lei, essendo del settore, conosce assai bene, peraltro niente chiedendo al Comune, come invece è sinora accaduto per tante società che operano sul territorio cittadino, sicuramente con lo stesso amore, la stessa finalità sociale e la stessa passione che Lei mette nella sua.
La riunione della commissione consiliare cercherà di chiarire i punti in discussione del bando, nella precisa volontà di favorire tutti coloro che vorranno partecipare, nessuno escluso.
Solo, per favore, non si dica che lavoriamo per gli “amici degli amici”: è una affermazione che, nonostante il mio carattere paziente, aperto al confronto e al dialogo, votato alla democrazia proprio come la Sua azione di protesta in programma per martedì prossimo, non riesco a tollerare.
Giulio Marini
